Un comitato di dieci alti dirigenti dello Zanu-Pf, partito di governo in Zimbabwe, dovrà evitare “divisionismi, intimidazioni e compravendita di voti” in vista del congresso di dicembre, in cui verranno rinnovate le alte cariche interne.
La decisione è arrivata direttamente dal comitato centrale del partito, dopo che gli scorsi mesi erano stati segnati da divisioni politiche e accuse di irregolarità nell’imminenza dell’appuntamento.
Tra i dieci ‘saggi’ il più in vista è certamente Emmerson Mnangagwa, l’attuale ministro della Giustizia: lui stesso è però considerato anche il candidato potenziale di una delle due fazioni in lotta per la successione al novantenne presidente Robert Mugabe, che a dicembre sarà comunque riconfermato leader.
Proprio da Mnangagwa è arrivato un appello “all’unità e alla pace” nel partito, riportato dal quotidiano ufficiale Herald. Chi vuole “deporre il presidente Mugabe”, ha inoltre affermato il ministro, “è posseduto da demoni”.
Parole di lode (?) sono arrivate dal responsabile della Giustizia anche per Grace Mugabe, moglie del presidente, che a dicembre dovrebbe assumere la guida dell’ala femminile del partito.
Quella Grace Mugabe, che di certo non si fermerà qui, specie in prospettiva di una eventuale e possibile successione.
Ovvero siamo, di nuovo, dinanzi al solito "garbuglio africano".E il burattinaio, in questo caso, manco a dirlo, è lady Grace.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake