C’è bisogno di gente come lui. Ora più che mai. La sua ossessione per un cinema che osserva da vicino i reietti compresi fra i nove e i sedici anni, senza morale, senza moralizzare, senza puntare il dito, ci serve. C’è bisogno di Harmony Korine. Ora più che mai. Un regista controverso, a tratti persino buffo nonostante racconti vicende tremendamente serie. Si, perché una città spazzata via da un tornado e dei ragazzini che vanno in giro ad ammazzare gatti per venderne le carcasse sono cose tremendamente serie.
Harmony Korine si fa notare per aver scritto, ancora ventunenne, la sceneggiatura di Kids di Larry Clark, nel 1995; e già allora aveva la fissa per adolescenti deviati, perversi, figli di genitori altrettanto deviati. Ma è con Gummo, due anni dopo, che Korine debutta nella regia: il film è alienante, estremo. Molte storie possono essere estreme ma due ragazzini (piuttosto brutti) che vanno a caccia di gatti, li uccidono, li vendono ad un macellaio (che a sua volta li rivende a qualche ristorante cinese) e spendono i soldi guadagnati per fare sesso con una ragazza ritardata, riscrivono il concetto stesso di ‘nichilismo’.
Harmony Korine fa dei film che puzzano: puzzano di scarpe da ginnastica di adolescente americano con un’apocalisse in testa. È l’America giovane, quella che ha narrato a suo tempo, brillantemente, Gus Van Sant, ma Korine calca decisamente la mano; e mai l’esagerazione fu così gradita come in questo caso. Harmony Korine piazza la cinepresa davanti alle città degradate, percorse in bici o in skate dai suoi strani protagonisti e (forse) se ne va. Poi ritorna e dà un’occhiata ai giornalieri. I suoi lavori sembrano degli snuff movies per gente sensibile: documentari che raccontano vite sporche, svuotate di qualsiasi precetto; eppure i protagonisti di Gummo o di Mister Lonely non suscitano poi tutto questo ribrezzo. Prevale la tenerezza anche quando compiono gesti atroci; come se non fossero loro a compierli. Ti stanno simpatici alla fine. Che colpe hanno loro? Potrebbero avere delle responsabilità, certo, ma non sarà Harmony Korine ad attribuirgliele, e questo fa di lui davvero un occhio lucido e freddo, pur mostrando degli evidenti momenti di sensibilità acuta.
C’è bisogno di gente come Mr. Korine. Ora più che mai. Lotus community center è il titolo del suo nuovo lavoro che, probabilmente, vedrà la luce nei primi mesi del 2012 e che ha come protagonista Val Kilmer. Si tratta di un film di tre episodi (gli altri due sono diretti da Alexei Fedorchenko e Jan Kwiecinsky) prodotto dalla Grolsch Film Works e sembra seguire alcune regole paragonabili al Dogma95 (ci mancava pure Lars Von Trier), solo che queste sono ancora più bizzarre: “deve comparire un animale di pezza”, “l’eroe deve avere un dente mancante”, “non dobbiamo mai scoprire la verità” e l’ultima “non si può fallire”. È follia. Ci mancavi Harmony Korine. Ora più che mai.
Riccardo Cammalleri
Scritto da Redazione il gen 16 2012. Registrato sotto TAXI DRIVERS CONSIGLIA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione