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Harry Potter e il Principe Mezzosangue

Creato il 22 febbraio 2016 da In Central Perk @InCentralPerk
Prima c'è la curiosità, verso quel vecchio e buffo professore che Silente vuole far tornare a Hogwarts; poi c'è una curiosità più sinistra, verso i piani malvagi di Voldemort, che arruolano anche quel malvagio di Draco Malfoy e a sorpresa, ma chissà se è vero, pure il professor Piton.
Prima c'è l'emozione di tornare ad Hogwarts, una Hogwarts super protetta, dove quel nuovo buffo professore Horace Lumacorno insegna pozioni mentre a prendere il posto vacante e sempre pericoloso di difesa contro le arti oscure arriva Piton stesso; poi c'è l'emozione buffa e divertente, di vedere Harry geloso di Ginny, di vedere Hermione e Ron punzecchiarsi, rincorrersi e poi perdersi.
Prima ci sono i brividi, verso un passato che c'è rivelato, con il giovane Tom Riddle già inquietante e malvagio; poi ci sono brividi ancora più forti, con l'alleanza Silente-Harry che trovata in quei ricordi la soluzione, cerca di risolvere e di fermare Voldermort.
Prima c'è la tristezza, grande, verso un addio che non ti aspettavi, con quelle bacchette verso l'alto che sanno rischiarare anche la giornata più grigia; poi c'è la tristezza colma di speranza, verso un finale sempre più vicino, che risponderà ai dubbi che ora mi attanagliano, che risolverà, emozionerà, ricorderà.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue
Il sesto capitolo di questa saga non ha deluso, no, nemmeno un po'.
Tante le rivelazioni che non mi aspettavo, tanti i colpi di scena, le sorprese, i doppi o tripli giochi che mi lasciano interdetta.
La costruzione della saga non ha quindi neanche questa volta subito una battuta d'arresto, e il merito va di certo ai toni più cupi che ormai la fanno da padrone, e a un uso degli effetti speciali decisamente incisivo, che fa volare sopra i cieli di Londra, fa immergere e soffrire.
Ma la storia non sarebbe la stessa senza l'inserimento dei dolori amorosi che Harry e Hermione sono costretti a subire dai rispettivi obiettivi: corrisposti o meno, con quelle occhiate, quegli sguardi, quei goffi tentativi di avvicinamento e quelle soluzioni solo all'apparenza più semplici, J.K. Rowling è riuscita a mostrare senza cadere in banalità, senza eccedere, i tormenti adolescenziali che ognuno di noi ha vissuto.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue
Essendo i toni più cupi, dopo le due importanti dipartire dei capitoli precedenti (Cedric e Sirius Black) lascia attoniti la dipartita di un personaggio cardine e tanto amato come Silente, e anche se sapevo che se ne sarebbe andato, non pensavo così, non pensavo per mano di un altro personaggio cardine, non pensavo così presto.
Colpi di scena che sorprendono e che addolorano, la fiducia che viene meno con i sospetti che si distribuiscono senza ritegno di qua e di là (con chi sta Piton in realtà? E Draco?) con quei momenti di incertezza, vuoi di Draco, vuoi di Ron stesso, che fanno accelerare i battiti del cuore.
Questo sesto capitolo ha quindi nuovamente colpito nel segno, facendo crescere i suoi personaggi con la sua struttura, facendo emozionare e attendere quella fine che è ormai prossima, e che allo stesso tempo vorrei rimandare, per godere di più di una saga, di personaggi, che sono riusciti a stregarmi.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue

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