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HARRY POTTER, HANSEL E GRETEL – Breve inchiesta sulla disoccupazione giovanile

Creato il 28 ottobre 2014 da Thefreak @TheFreak_ITA

CRONACHE DALLA REPUBBLICA DELLE FIABEHARRY POTTER, HANSEL E GRETELBreve inchiesta sulla disoccupazione giovanile.

Harry Potter, venticinque anni, diploma di scuola superiore conseguito nella prestigiosa Hogwarts, laurea con lode in Metodologia ed Epistemologia delle Arti Magiche con tesi sperimentale sulle incongruenze etiche di Merlino, sposato, con un figlio piccolo e un altro in arrivo. Harry Potter è disoccupato. O meglio, un lavoro per avercelo ce l’ha: fa il mago alle feste dei bambini. Quei pochi soldi che guadagna, uniti al sussidio di disoccupazione, gli permettono a mala pena di comprare il necessario per il bimbo. Ma non è l’unico under trenta qui nella Repubblica delle Fiabe ad avere tanti titoli accademici ma non un lavoro decente.

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Hansel e Gretel, fratello e sorella i cui cognomi rimangono segreti per motivi di privacy, sono arrivati qui nella Repubblica da Hannover per un erasmus di sei mesi, poi hanno deciso di rimanere. Lei studia farmacia, lui chimica. Entrambi intraprendono un dottorato nelle rispettive materie con la promessa di radiose e remunerative carriere. Ma sono promesse da marinaio. Hansel e Gretel dopo il dottorato non trovano proprio un bel niente, e non potendo tornare ad Hannover per mancanza di soldi, spinti dalla fame si danno allo spaccio di droghe e pillole. Se ve lo state chiedendo, la risposta è no, non le producono loro, questo non è Breaking Bad o Smetto quando voglio, questa è vita reale. I due ragazzi si riforniscono di roba da una vecchina che abita in una casa fatta di dolci e d’illusioni, poi vanno alle feste, in discoteca, agli aperitivi e vendono. I loro prodotti sono momenti di relax dalla realtà, anestetici per i pensieri, tim-out dai problemi.

Oggi Hansel e Gretel stanno scontando un anno di galera per piccolo spaccio. Hansel è sotto processo anche per rissa aggravata (ha spaccato il naso ad un elfo di Babbo Natale che non voleva pagargli la dose) e forse avrà un inasprimento della pena.

Perché vi abbiamo raccontato questa storia? Per mostrarvi in che modo la disoccupazione giovanile, ormai dilagante, riesca a distruggere delle vite. Vogliamo dimostrare che non stiamo parlando solo di un problema di tipo economico, ma di una vera e propria piaga sociale che tocca tutti gli aspetti della vita quotidiana. Due giovani laureati di belle speranze non trovano lavoro? Ecco che in breve tempo ti ritrovi due galeotti in più.

Harry Potter, Hansel e Gretel sono solo tre dei milioni di giovani della Repubblica delle Fiabe che navigano in cattive acque. Di questi tempi, i ragazzi disoccupati che non vogliono finire nell’illegalità si arruolano nell’esercito, dove però i fondi, e quindi i posti, sono limitati, oppure trovano posto su navi e galeoni e prendono il mare in cerca di fortuna. Un reclutatore, che è voluto rimanere anonimo e chiameremo col nome in codice Spugna, ci ha raccontato che sul galeone dove lavora col grado di nostromo, ormai si prendono giovani a poco prezzo o addirittura gratis! “Una volta per trovare un pirat… cioè volevo dire, un marinaio che avesse un minimo di referenze, bisognava cercare a lungo. Oggi invece in tutti i porti trovi la fila di giovani laureati che si scannerebbero a vicenda per uno stage di sei mesi come mozzo. Non retribuito ovviamente. Il nostro Capitano, e come lui tanti altri, ne sono felici perché meno spese comportano maggiori profitti, ma secondo me questo fenomeno avrà delle conseguenze sul medio periodo. Provo a spiegarmi meglio: se oggi prendo un laureato sulla mia nave per lavare il ponte tutti i giorni in cambio solo di alloggio e gallette, quello stesso laureato un domani mi volterà le spalle senza troppi rimorsi in cambio di ben pochi denari. Capisce?! Con questi metodi stiamo tirando su una generazione di volta gabbana capaci di tradire e di vendersi per molto poco, gente facilmente corruttibile. Tutto ciò non gioverà alla solidità della ciurma, e neanche al tessuto sociale della Repubblica delle Fiabe.” Sarà davvero così grave la situazione? Non lo sappiamo, questi sono solo fatti, poi decidete voi. Noi nel frattempo andiamo a spedire un po’ di CV.

Di Marco ImprotaAll rights reserved


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