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Harry Potter non poteva essere che un lettore

Creato il 05 luglio 2011 da Marcodallavalle
Harry Potter non poteva essere che un lettore
Leggo dal sito del Corriere della Sera la notizia che Daniel Radcliffe, l'attore che impersona Harry Potter nei film, è stato un alcolista. (Qui potete leggere l'articolo). Credo che nessuno si scandalizzerà. Siamo tutti consapevoli che certi problemi sono l'altra faccia della medaglia di un successo precoce e repentino. Ciò che però mi ha fatto riflettere è una frase precisa detta dall'attore:
«Mi piacerebbe essere la persona che va a una festa e beve due bicchierini, ma per me non funziona. Preferisco restare a casa a leggere». Di fronte a queste parole le mie antenne da biblioterapista si sono alzate. Ho letto studi in cui si parlava dei benefici della Biblioterapia con gli alcolisti. Non una panacea che risolve i problemi, ma una terapia che affianca le altre, necessarie. Apprendere che davanti all'alcol Radcliffe ha messo la lettura, mi fa riflettere. E se i miei ragionamenti scientifici si fanno strada, la fantasia prende il volo. Penso all'altro Harry Potter, quello dei libri, in cui i suoi capelli sono arruffati e mai in ordine. Lo immagino su una poltrona, mentre legge un romanzo. Tutto intorno si mettono in moto mille incantesimi. Nulla di straordinario per noi lettori. Lo sapevamo già: la lettura è una vera e propria magia!

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