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Hashtag Marketing de Noantri

Da Pedroelrey

Anche que­sto mese appun­ta­mento con la rubrica “de noan­tri” [per leg­gere le pun­tate pre­ce­denti inse­rire il ter­mine nel motore di ricerca interno].

Gli hash­tag pre­va­len­te­mente ser­vono per ren­dere più facil­mente iden­ti­fi­ca­bile il con­te­nuto dif­fuso e dun­que, a parità di con­di­zione, a faci­li­tarne la dif­fu­sione, la reach. Come spesso avviene, anche in que­sto caso, vuoi per inge­nuità o per ine­spe­rienza, molto spesso dall’uso si passa all’abuso o comun­que all’utilizzo non corretto.

Il caso dell’account Twit­ter de «Il Mes­sag­gero» è da manuale, nell’accezione nega­tiva del ter­mine. Da met­tere tra i pre­fe­riti ed uti­liz­zare quando si fa for­ma­zione sul tema.

Se sono nume­rosi i casi di cat­tivo uti­lizzo, anche da parte di brand impor­tanti, quello del quo­ti­diano romano, a mio avviso, li batte tutti.

Un paio di giorni fa il gior­nale in que­stione twitta una vicenda di cro­naca locale con un tweet che è com­po­sto di sole tag. Nume­rose le rea­zioni, anche da parte di per­so­nag­gio di spicco in Rete quali, uno per tutti, Andrea Sarubbi.

Il quo­ti­diano non risponde a nes­suno dei suoi inter­lo­cu­tori e, a dispetto dell’ultimo tweet, che ras­si­cu­rava rela­ti­va­mente alla rice­zione e com­pren­sione del mes­sag­gio, con­ti­nua imper­ter­rito nella “bad prac­tice” come dimo­stra l’ultimo tweet tra quelli sotto ripor­tati non­ché i nume­rosi casi che si pos­sono osser­vare nella time­line del gior­nale in questione.

Non vi è ascolto, non vi è con­ver­sa­zione e, nel caso spe­ci­fico, sono assenti gli skill più basici di social media marketing.

Ah signora mia, l’hashtag mar­ke­ting de noantri.

#disoc­cu­pato #cio­ciaro #sispara #davan­tial­ci­mi­tero http://t.co/GOFrQ8Igya

— ilmes­sag­gero (@ilmessaggeroit) 11 Feb­braio 2014

@ilmessaggeroit con rispetto per la noti­zia, se volete vi spiego gli hash­tag. — Andrea Sarubbi (@andreasarubbi) 11 Feb­braio 2014

@ilmessaggeroit #hash­tag, lo stai usando nel modo sba­gliato. #unpo­meno — Irene Ber­tora (@IreBertora) 11 Feb­braio 2014

@ilmessaggeroit Mi offro come volon­ta­ria per un corso d’aggiornamento sull’uso degli #hash­tag — Ida Di Gra­zia (@IdaDiGrazia) 11 Feb­braio 2014

@ilmessaggeroit gior­na­lai #hash­tag la muerte — Ales­san­dro­Di­Gia­como (@collecampitelli) 11 Feb­braio 2014

@ilmessaggeroit Ho come l’impressione che abbiate qual­che pro­blema con gli #hash­tag… #sape­va­telo — Enrico Serra (@seccajones) 11 Feb­braio 2014

@ilmessaggeroit #met­te­lo­poi #un #hash­tag #ogni­tanto — Guido Gua­sta­vino (@laguidanza) 11 Feb­braio 2014

@ilmessaggeroit #è #uno #scherzo, #vero?

— frac78 (@frac78) 11 Feb­braio 2014

@ilmessaggeroit #cisia­mo­di­ver­titi #unsacco #maora #met­tia­mo­gli #hasha­tag #amo­dino

— fila­rete (@filaretesrl) 11 Feb­braio 2014

@andreasarubbi @ilmessaggeroit #tran­quillo che ormai hanno #capito

— Bia­gio Romano (@xFister) 11 Feb­braio 2014

#osimo, #tra­scina la #moglie per i #capelli L’accusava di guar­dare gli #altri #uomini http://t.co/qD7rSrWNxs

— ilmes­sag­gero (@ilmessaggeroit) 12 Feb­braio 2014

Gra­zie per la segna­la­zione al gruppo su Face­book “Social Media Epic Fails”, dove la discus­sione, e la presa in giro con­ti­nua, senza che a Roma ne sap­piano nulla, e dove pos­sono essere visti nume­rosi casi del genere.

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