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Hatchet 2

Creato il 17 aprile 2011 da Misterjamesford
Hatchet 2La trama (con parole mie): Marybeth, la tipa con cui lo sfigato di Avatar protagonista del primo film ci avrebbe provato volentieri, è riuscita miracolosamente a mettersi in salvo dalla furia di Victor Crowley grazie all'intervento di uno strano frequentatore della palude, che non esita a cacciare di casa la giovane appena scoperto chi era suo padre.
Tornata a New Orleans, la ragazza scoprirà la storia del mostro che ha trucidato i suoi compagni di viaggio e chiederà aiuto all'improbabile finto stregone Zombie per tornare, uccidere Crowley e recuperare i resti di suo padre e suo fratello.
Inutile dire che la battuta di caccia sarà piuttosto sanguinosa.
Neppure il tempo di finire di prendere a bottigliate il primo capitolo della saga di Victor Crowley che subito Adam Green, sull'onda del discorso nato poco tempo fa a proposito de La casa 2, mi sfodera un sequel nettamente superiore alla pellicola originale, decisamente più ironico e maledettamente trash e violento, come piace a noi vecchi lupi di mare in serate cullate dal sonno e dalla grappa di rosa.
La carrellata di personaggi protagonisti di questo secondo capitolo non è meno idiota della precedente, eppure l'atmosfera profondamente redneck e l'idea della caccia al mostro, unite al lungo flashback che racconta la sfortunata esistenza mortale di Crowley danno un nuovo spessore al personaggio, omaggiando i già citati Jason Voohries, Michael Myers e Leatherface, capisaldi di questo genere cinematografico purtroppo ormai caduto nel dimenticatoio o, se si è fortunati, nel vintage finto trash come questo, senza farli sembrare appartenenti ad una categoria decisamente troppo in altro per il nostro.
Certo, la fantasia omicida di Crowley è sempre limitata, eppure il campionario di uccisioni pare leggermente aggiornato, e in alcuni casi sfodera anche citazioni eccellenti - American history X su tutte - divertendo lo spettatore e distogliendo il pensiero di essere di fronte non soltanto ad un prodotto di infima categoria, ma anche al fatto che, nel corso della pre-adolescenza, non si sarebbe esistato un secondo a definirlo un film di culto, da rivedere nelle notti d'estate, tra una pomiciata e la paura celata dietro al fatto di dover cominciare a fare l'uomo per farsi bello con la fidanzatina di turno.
In questo senso, maturato grazie ad una produzione senz'altro migliore e più danarosa e nell'ottica di girare un terzo episodio, Adam Green ha, indubbiamente, centrato il bersaglio, dando origine a quello che, in un contesto differente, sarebbe stato un ottimo acquisto del gruppo grindhouse capitanato dalla premiata ditta Rodriguez/Tarantino, non sfigurando accanto alla scuola Rob Zombie, decisamente di molto avanti a lui eppure, da un certo punto di vista, meno svisceratamente - in tutti i sensi - tamarro.
Certamente, non uno di quei film che mi sentirei di consigliare a tutti - giusto per evitarmi qualche bottigliata di ritorno -, ma se siete stati adolescenti nella golden age dello slasher o degli expendables vittime dell'amarcord come il sottoscritto, vale sicuramente la pena di sopportare il primo capitolo per godersi come se si fosse tornati indietro di vent'anni questa piccola scoperta di serie molto, molto b.
MrFord
"I can't pretend
and you just want a war man
and there you go again
you ought to bury the hatchet
and leave behind all the lies."
Lagwagon - "Bury the hatchet" -

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