Durante i festeggiamenti del Martedì Grasso di New Orleans, un gruppetto di persone, accompagnato da un traghettatore orientale, effettua un tour nelle paludi della Louisiana, senza immaginare che il posto sia il territorio di caccia per il deforme Victor Crowley (Kane Hodder), secondo la leggenda accidentalmente ucciso dal padre nel corso di una passata notte di Halloween.
Semplice tanto quanto il plot di molti slasher-movie che affollarono schermi e, soprattutto, scaffali di videoteche negli splatterissimi anni Ottanta, il secondo lungometraggio diretto da Adam Green, regista della commedia Coffe & donuts (2000), non potrà fare a meno di trasformarsi in un vero e proprio oggetto di culto per tutti i fan degli horror a basso costo sfornati in quell’indimenticabile decennio.
D’altra parte, al di là del Joel David Moore di Avatar (2009) e del citato Hodder, il quale ha concesso per ben quattro volte anima e corpo al sanguinario Jason Voorhees di Venerdì 13 (serie a cui Hatchet si rifà in maniera evidente), nei circa 84 minuti di visione troviamo coinvolti non pochi nomi noti del genere, dal Robert Englund kruegeriano – che fa un’apparizione addirittura prima dei titoli di testa – all’effettista John Carl Buechler, passando per il nero Tony Todd della trilogia Candyman.
Ma, tra abbondanti secchiate di liquido rosso, frattaglie sparse e fantasiosi omicidi che sguazzano tra decapitazioni con la vanga e teste aperte in maniera impressionante con il solo ausilio delle mani, c’è anche spazio per una tutt’altro che invadente spruzzata d’ironia in questo godibilissimo prodotto di taglio nostalgico che, visto poco nelle nostre sale cinematografiche tra la primavera e l’estate del 2010, merita sicuramente di essere riscoperto grazie a questa edizione in dvd. Anche perché lo stesso regista ne ha poi confezionato un sequel.
Francesco Lomuscio