Ogni sfilata di Chanel è un evento, uno spettacolo entusiasmante.
Karl Lagerfeld si dimostra un talento visionario, capace di sconvolgere ogni stagione con una moda azzeccata, precisa, lavorata e disegnate in maniera impeccabile.
Piume, pizzi e veli, tanto bianco e nero.
Il trucco è pesante, marcato, gotico. Le acconciature rimandano al diciannovesimo secolo. Sembra di essere in un film di Tim Burton, un film che meriterebbe l’Oscar per i costumi e per la scenografia.
L’arte sartoriale di Lagerfeld è palpabile, le gonne di tulle sono talmente geometriche, che sembrano disegnate da Giotto.
Fiumi di organza e tripudio di seta leggerissima. Materiali pregiati e ricercati.
Il Grand Palais è trasformato in uno splendido giardino ottocentesco, curato dai maestri italiani che hanno reso meravigliosi i parchi delle più belle dimore sparse per il mondo.
Presente l’intramontabile bouclé, rivisitato per l’occasione, ma sempre elegante e sempre Coco.
Nel finale due modelle mandate in passerella con un’identico abito da sposa-capolavoro, accompagnate da un angelico bambino, piomba drasticamente nell’attualità, prendendo una posizione netta e decisa sull’argomento dell’adozione anche alle coppie omosessuali.
Lagerfeld anche questa volta ha dimostrato di essere sempre al passo con i tempi, mantenendo la sua moda intramontabile e bellissima.
Chanel Haute Couture 2013
Chanel Haute Couture 2013
Chanel Haute Couture 2013
Chanel Haute Couture 2013
Chanel Haute Couture 2013
Chanel Haute Couture 2013