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"Il breakdown è diventato un dio inglese" per il quale si sacrificano i trequarti che procedono a testa bassa, vi si infilano e proteggono il possesso, rallentando un veloce riciclo, scrive Barnes. Pochi difensori nei raggruppamenti, preferiscono rimanersene fuori, assicurando una superiorità numerica al largo. Il cronista prende a riferimento l'atteggiamento diverso di celtiche quale Ulster, Munster e Leinster che adottano scelte tattiche più intelligenti, andando a contestare il possesso con il timing giusto e come risultato ne deriva o una trasmissione veloce o un pallone rubato. Gli inglesi invece tendono a fare come nei casi di rimessa laterale nei quali non si salta a contestare il lancio, ma ci si predispone per affrontare a terra una maul avversaria. Scelta che può funzionare a ridosso della linea di meta, suggerisce Barnes, ma non in campo aperto. Considerate le diverse parole spese in settimana sulla terza linea azzurra e in particolare su Sergio Parisse e, contraltare, su Ben Morgan, tanto vale buttarci un occhio particolarmente attento questo sabato.
Nel frattempo si nota come Oltremanica vadano di moda i caretaker, i traghettatori - o i manager ad interim. Stuart Lancaster al posto di un Martin Johnson rimasto al centro del fuoco incrociato nella Rugby Football Union dopo i Mondiali e i continui cambiamenti al vertice; Stuart Pearce (pare facciano apposta a scegliere i nomi) che sostituirà Fabio Capello, dopo le dimissioni del tecnico friulano dalla nazionale di calcio, in rotta con la Football Association per diversi motivi, l'ultimo dei quali la fascia di capitano levata a John Terry per presunti insulti razzisti ad un avversario di colore. Intendiamoci, lassù sanno andarci pesante con i dirty jokes su pelle e razza, mica si limitano a dare degli sheep shaggers ai gallesi. Il pretesto buono, insomma, è saltato fuori.
Uno se li immaginava ai tempi, intenti a sorseggiare una tazza di tè mentre discutevano il piano di battaglia e contemporaneamente cominciavano a pitturarsi i volti per mimetizzarsi meglio. Ora si sono adeguati alle normative europee e passano alle guide tecniche. Che poi, a ben pensarci, pure Winston Churchill fu scelto come Primo ministro a guerra già scoppiata, ma oggi se qualcuno si accendesse un sigaro, lo inviterebbero ad uscire dalla stanza.