Magazine Ecologia e Ambiente

Hawaii: energia dall’acqua del mare con un’idea dell’Ottocento

Creato il 28 settembre 2015 da Deboramorano @DeboraMorano

155740475-b02ce579-fc50-494d-afb8-aa4febe8ea55

Era la fine dell’Ottocento, quando Jacques Arsene d’Arsnoval, un fisico francese, propose per la prima volta di sfruttare il cosiddetto gradiente di temperatura degli oceani, ovvero solo la differenza termica tra acque calde e fredde,per generare energia.

Oggi, tale meccanismo è stato chiamato Otec (Ocean Thermal Energy Conversion) ed è alla base della centrale elettrica più grande al mondo nel suo genere, appena inaugurata sulle coste delle Hawaii, nei pressi del Natural Energy Laboratory of Hawaii Authority (Nelha).

Il progetto è stato realizzato da alcuni scienziati del Maki Ocean Engineering e dovrebbe generare abbastanza energia da alimentare 120 case ogni anno.

Il meccanismo di funzionamento è abbastanza semplice. Un liquido con punto di ebollizione molto basso, in quanto la centrale delle Hawaii usa l’ammoniaca, circola in un sistema chiuso di tubature.

La prima sezione del sistema è riscaldata da acqua prelevata nei pressi della costa, alla temperatura di circa 25 °C. L’ammoniaca si vaporizza in gas, spinge le pale di una turbina e genera energia. Successivamente, il gas è convogliato nella seconda sezione di tubature, raffreddate da acqua marina prelevata a profondità maggiori, di circa 1000 metri, che ha una temperatura media di 5 °C. Il gas, di conseguenza, condensa di nuovo, tornando allo stato liquido. Le acque calde e fredde vengono mescolate e reimmesse nell’oceano. E il ciclo ricomincia.

Gli scienziati del Maki Ocean Engineering sperano di costruire in futuro una nuova centrale su scala molto più vasta, in mare aperto.

L’obiettivo è quello di generare energia sufficiente ad alimentare 120mila abitazioni l’anno.

(fonte: http://www.repubblica.it)


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog