Quando si tratta di grandi riconoscimenti nel campo delle serie televisive, “Game Of Thrones” può essere considerato come la damigella d’onore.
La serie HBO per le prime tre stagioni ha fatto incetta di nomination attestandosi a 42 tra prime time Emmy e Golden Globe, vincendone 11 in totale soprattutto nelle categorie degli effetti visivi, trucco, costumi ed effetti sonori.
Eppure nelle categoria di maggior rilievo come miglior drama, recitazione, scrittura e regia, il Trono di Spade si è aggiudicato solo due statuette (un Emmy ed un Golden Globe entrambe a Peter Dinklage come miglior attore non protagonista).
Ma quali sono le ragioni di tutto questo? Il Presidente di HBO, Michael Lombardo in un intervista ha sostenuto che l’ambientazione fantasy della serie e gli alti valori di produzione potrebbero aver distolto l’attenzione dal talento presento sullo schermo.
“C’è che mi frusta dello show è che la gente davvero ama i personaggi e si affeziona a loro – ma qualcuno [i lettori] non fa due più due calcolando che abbiamo dei grandi attori a comprendere quei ruoli” spiega Lombardo. “Sembra che ci sia come una disconnessione. Il tutto non avrebbe mai funzionato senza una sceneggiatura avvincente e una recitazione incredibile. Penso essere parte della sfida quando si tratta di uno spettacolo di genere. Credo che le persone passino in secondo piano i valori produttivi dello show”.
Senza dubbi Dinklage è una fetta enorme dello spettacolo (basti pensare anche al suo ruolo in questa stagione) ma nel vasto cast del drama ci sono anche altri attori e attrici che meriterebbero riconoscimenti come ad esempio Emilia Clarke che ha ricevuto una nomination agli Emmy lo scorso anno e Diana Rigg come guest star.
Ma come non nominare anche Charles Dance, Lena Headey, e Nikolaj Coster-Waldau tra gli altri oltre alla scrittura ed alla conduzione degli showrunner David Benioff e Dan Weiss. “Loro non sono dei buoni scrittori, sono eccezionali. I loro script sono più abbaglianti di qualsiasi altra cosa io abbia letto e ciò non è tratto dal libro”.
Anche per quanto riguarda la regia, Game Of Thrones è stato snobbato partendo da Alan Taylor nella prima stagione a David Nutter per il suo indimenticabile Red Wedding dello scorso anno. L’unica nomination ottenuta a riguardo è stata per il rifacimento del pilot.
“Io guardo con rispetto gli altri spettacoli e questi sono artisti che lavorano al top dl loro gioco” dice il Presidente. “Peter Dinklage è bravo come qualsiasi attore in TV. Lena è fenomenale. Credo che da quanto sono bravi, non ne siano nemmeno consapevoli. Non vogliamo ottenere premi per HBO, ma per loro. Dietro i draghi, i costumi e i paesaggi c’è un incredibile talento e lavoro. E niente di tutto questo sarebbe facilmente riconoscibile se non fosse per la sceneggiatura, la regia e la recitazione”.
Questa non è la prima volta che la rete via cavo americana si ritrova in conflitto con l’Academy, in quanto anche “The Sopranos” fu in parte sottovaluta benché nei sui primi anni rispetto al Trono, qualche risultato in più nelle categoria principali lo ottenne.
“Siamo soddisfatti del nostro spettacolo ed io odio lamentarmi poiché la risposta dei fan è sempre spettacolare. Ma ottenere dei riconoscimenti sarebbe bello” conclude Michael Lombardo. [Entertainment Weekly]