Hearthstone World Championship 2014 - Speciale - PC

Creato il 14 novembre 2014 da Intrattenimento

Il primo mondiale di Hearthstone ha rivelato più di un colpo di scena

Oltre a StarCraft, al BlizzCon si è parlato tantissimo anche di Hearthstone, il gioco di carte collezionabili annunciato da Blizzard in occasione del PAX East 2013 che dal lancio progressivo della beta ha raccolto il consenso di milioni di giocatori, soprattutto in chiave competitiva. Con un sistema di ladder solido e ben bilanciato, in moltissimi si sono dilettati nella creazione del proprio mazzo, migliorandolo nel corso della stagione con le nuova carte messe a disposizione dall'avventura La Maledizione di Naxxramas. Su piattaforme come Twitch il titolo Blizzard ha letteralmente spopolato e come oramai consuetudine quando si parla di e-sport, molti dei volti arrivati alla final eight erano già conosciuti nel panorama degli streamer internazionali. Tuttavia le sorprese non sono mancate all'Hearthstone World Championship, che ha messo sul piatto un montepremi complessivo di 250.000 dollari di cui ben 100.000 per il primo classificato. In due intensissimi giorni di torneo tra conferme disattese, giocatori caduti sotto i colpi dell'eccessiva pressione e nuove promesse, c'è stato davvero di che divertirsi. Tra le cose importanti da sottolineare c'è sicuramente la partecipazione dell'italianissimo Kaor, Riccardo Giammanco all'anagrafe, che dopo aver vinto a sorpresa le qualificazioni europee non ha affatto sfigurato nella massima competizione, passando agilmente il primo round e arrendendosi solamente ai quarti di finale, ma con una piccola consolazione.

twittalo! Al BlizzCon 2014 è stato incoronato il primo campione assoluto di Hearthstone

Dalla Sicilia alla California

Il palermitano nato venticinque anni fa è da tempo appassionato di titoli Blizzard. Ex giocatore "Gladiator" nel PvP e nelle Arene di World of Warcraft si è successivamente appassionato alla scena dei MOBA, dedicandosi a Dota 2 e League of Legends, salvo poi ritornare dalla casa di Irvine dopo l'annuncio di Hearthstone, con il quale ha ottenuto subito ottimi risultati. Riccardo "Kaor" Giammanco trionfale a Stoccolma In poco più di quattro mesi ha iniziato la sua esaltante scalata del ranking online, arrivando agli europei di Stoccolma come ripescato, salvo poi condurre un torneo spettacolare terminato con il raggiungimento della tanto agognata qualificazione. Oltre al premio in sé, il vero obiettivo era riuscire a portarsi a casa quel biglietto per il BlizzCon che gli ha permesso di confrontarsi con i giocatori più forti del mondo, indossando i colori del team Powned in quel di Anaheim. Si è presentato al torneo forte del tredicesimo posto assoluto nel ranking europeo e del trentacinquesimo in quello mondiale, pronto a vendere cara la pelle. Essendo una scena competitiva completamente nuova non c'erano vere e proprie teste di serie, ma l'ucraino Kolento e gli americani StrifeCro e Firebat hanno dimostrato doti eccezionali durante tutta la stagione, arrivano all'appuntamento come seri pretendenti al titolo. Kaor, dal canto suo, ha esordito splendidamente alle Round 16 tenutesi il weekend precedente alla BlizzCon, dove ha ottenuto due rassicurati vittorie nonostante lo stress del viaggio e il contesto delle grandi occasioni, che spesso possono giocare brutti scherzi a livello psicologico. Inoltre è stata per tutti i giocatori l'ultima grande occasione per testare i propri mazzi prima del gran finale, valutano tutte le carte, ricercando le migliori sinergie e buttando un'occhio sulle strategie degli avversari. Le modalità di gioco scelte da Blizzard per il campionato mondiale prevedono infatti degli scontri al meglio delle cinque partite, dove ogni giocatore ha a disposizione quattro mazzi, uno dei quali viene bannato dall'avversario prima dell'inizio dell'incontro. Tutti i mazzi devono essere dichiarati e ognuno deve appartenere a un eroe differente. Quando si perde una partita, il mazzo sconfitto viene scartato e diventa inutilizzabile, mentre il vincitore mantiene le stesse carte finché non subirà a sua volta una sconfitta. Chi per primo elimina i tre mazzi dell'avversario si aggiudica l'incontro. Da questo primo assaggio abbiamo avuto conferme sulle ipotesi della vigilia: Kolento, Firebat e StrifeCro sono in ottima forma, ma anche Tiddler Celestial e DTwo hanno dimostrato di potersela giocare fino in fondo.

Il primo re di Hearthstone

Molte sorprese già al primo giorno della rassegna iridata di Anahaim che si è aperta con la sfida tra il cinese Tiddler Celestial e l'americano Tarei. Grazie al suo efficacissimo mazzo Warlock, il cinese si è portato subito in vantaggio di due game, salvo poi cadere nel terzo sotto un attacco micidiale di Tarel capace di tirare fuori dal suo mazzo Sciamano una combo da 21 danni che non ha lasciato spazio a repliche. Le combo però non sempre riescono per due volte di fila, e al game successivo l'americano ha dovuto arrendersi a una sconfitta per 3-1. L'ultimo turno della finale Contro ogni pronostico il secondo quarto di finale ha visto l'eliminazione di Kolento, molto quotato per la vittoria finale, che ha perso 3-2 contro il sud coreano Kranich in un match tiratissimo che si è deciso sul finale del quinto game grazie a una carta appena pescata dal mazzo che gli ha permesso di chiudere i conti. Kaor purtroppo ha dovuto cedere nei quarti di finale contro Firebat, lasciando il torneo a testa alta e forse con la piccolissima consolazione di essere caduto proprio contro colui che il giorno seguente si è poi affermato come campione del mondo. L'annata e il torneo disputati dal siciliano sono stati fantastici, una cavalcata gloriosa fatta di tanto impegno e passione che lo hanno portato dapprima alla qualificazione europea di Stoccolma e poi direttamente al BlizzCon dove ha dimostrato di avere la stoffa per affermarsi in questa disciplina super competitiva. Firebat premiato da Michael Morhaime L'americano però si è dimostrato solidissimo, portandosi a casa il match per 3-1 grazie soprattutto al suo mazzo druidi, che ha scardinato le difese di Kaor dandogli un vantaggio incolmabile. Nel suo cammino Firebat si è trovato difronte DTwo, altro americano che ha mostrato il suo valore dopo aver battuto ai quarti di finale StrifeCro. È stato un match tiratissimo con i due contendenti che si sono alternati nella vittoria dei game fino al 2-2. Qui il mazzo warlock zoo di Firebat ha avuto la meglio all'ultimo turno, dove con un tavolo pieno ha pescato il Metalupo Alfa che con il buff ai servitori adiacenti gli ha permesso di portarsi a casa una vittoria sul filo di lana. Soltanto un altro turno, infatti, e il vincitore sarebbe stato DTwo. L'altra semifinale tra Tiddler Celestial e Kranich è stata invece senza storia, con il cinese che si è imposto con un secco 3-0 utilizzando il warlock in tutti e tre i game. Il sud coreano non è riuscito assolutamente a trovare il bandolo della matassa, perdendo per tre volte consecutive contro lo stesso mazzo handlock sapientemente gestito dal cinese, che a questo punto si è presentato in finale contro Firebat più determinato che mai a portarsi a casa il trofeo. Contro le sue aspettative però, il titolo di "Grandmaster of the Hearth" è finito nella mani dell'americano che gli ha rifilato un cappotto coi fiocchi togliendogli sul nascere ogni ambizione di vittoria. Il deck druido ramp orientato alla difesa e al controllo del tavolo si è rivelato molto efficace contro le tre offensive tentate da Tiddler Celestial con un druido token, un prete midrange control e lo stesso mazzo stregone handlock che gli era valso la finale. Firebat però si è dimostrato imbattibile e adesso, con i 100.000 dollari guadagnati, potrà lasciare il lavoro part-time per dedicare più tempo a Hearthstone e al suo canale Twitch. GG Firebat. Il tabellone finale del torneo


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