Heathrow attira UFO come mosche sul miele
L’aereoporto di Heathrow, in Inghilterra non è nuovo ad apparizioni del genere. Oggetti non identificati più volte sono stati avvistati da piloti di linea di numerose compagnie aeree. Certo la notizia che è comparsa in rete recentemente e poi rilanciata da numerosi quotidiani cartacei europei ed anche italiani è di quelle che ci aspetterebbe di leggere nell’agosto assolato sotto la pigrizia dell’ombrellone piuttosto che a dicembre.
La news invece sta rimbalzando ora, da sito in sito, pur essendo il fatto accaduto il 13 luglio del 2013, quando alle 18 e 35, un oggetto a forma ovale, color argento, splendente e velocissimo sarebbe entrato in rotta di collisione con un Airbus A320.
A parlarne non è un testimone oculare qualsiasi, ma lo stesso comandante del volo di linea
che per evitarlo avrebbe – secondo la sua testimonianza – eseguito una manovra di emergenza portando il proprio mezzo in picchiata per qualche attimo, il tempo sufficiente per scongiurare la collisione.
L’Airbus A320 volava a 34000 piedi sulla zona del Berkshire, nei pressi dell’aereoporto londinese. Dopo aver eseguito la picchiata improvvisa, con l’oggetto a pochissima distanza dal velivolo, il Comandante dell’Airbus ha immediatamente avvisato i controllori di volo ed eseguito una verifica sugli strumenti di bordo, ma nè i radar di terra, nè i rilevatori sull’aereo hanno fornito conferme. Nulla di anomalo insomma.
Il “Daily Telegraph” scrive di un’apparizione improvvisa di un oggetto dalla forma allunga, a sigaro, tendente all’ovale, color argento brillante, diretto ad iper velocità verso l’aeromobile, ma non si sa ancora se la scatola nera dell’Airbus abbia riportato qualche dato che aiuti a fare luce su un episodio di tale gravità da indurre il comandante del jet a tentare una manovra azzardata per evitare la collisione. Tuttavia la “Airprox Board”, l’ente che indaga sugli incidenti di volo in Inghilterra, esclude ci fossero altri altri velivoli in prossimità dell’Airbus al momento del fatto e men che meno palloni meteo o giocattoli.
David Clarke, consulente per gli oggetti volanti non identificati per i National Archives inglesi, sostiene: “E’ un avvistamento interessante perché è chiaro e dettagliato. I piloti non scrivono rapporti per nulla, è certamente successo qualcosa”.
Un dato però è certo, gli avvistamenti sui cieli inglesi si vanno moltiplicando e l’aereoporto di Heathrow è nell’occhio del ciclone: Il Ministero della difesa britannico ha comunicato che, durante i primi sei mesi del 2009, ha ricevuto 231 segnalazioni di oggetti volanti non identificati con un forte aumento rispetto agli anni precedenti, quando le cifre registrate furono: 285 nel 2008, 135 nel 2007 e 97 nel 2006.
Tra i casi registrati che vedono coinvolto il cielo sopra Heathrow anche quello di un pilota dell’Alitalia, il quale in fase di attesa per iniziare la discesa verso il Terminal, sostenne di aver rischiato uno scontro con un oggetto non identificato le cui caratteristiche assomigliano non poco a quelle dell’Ufo descritto dal pilota del Airbus A320.
Era il 21 aprile 1991 quando il pilota Achille Zaghetti, comandante del volo Alitalia partito da Milano mise in allarme l’aereoporto londinese. Anche il copilota avvistò l’Ufo
e dalla torre di controllo inglese, riferì poi Zaghetti, arrivò la conferma che sui radar era apparso “un oggetto non identificato a dieci miglia nautiche” in rapido avvicinamento alla coda del velivolo Alitalia.
La sera dello stesso giorno, emerge dalla documentazione dei National Archives inglesi,
un’emittente televisiva locale mandò in onda la testimonianza di un 14enne che diceva di aver visto un missile da crociera volare rasoterra, impennarsi e sparire tra le nuvole. Successivamente un’inchiesta delle forze armate britanniche accertò che quel giorno non furono sparati missili, nè vi furono attività militari aeree di alcun tipo. L’avvistamento fu quindi classificato come quello di un Ufo.
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Giornalista, insegnante, webwriter
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