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Hedda Gabler

Creato il 09 dicembre 2015 da Wfirenze @WFirenze
Teatro a Firenze

Teatro a Firenze

Sabato 12 (alle 21) e domenica 13 dicembre (alle 17.15) il Teatro dell’inutile e le Formiche portano in scena Hedda Gabler di H. Ibsen, per la regia di Giovanni Barile.
Appuntamento al Teatro Nuovo Sentiero per la prima dell’opera.

Perché mettere in scena “Hedda Gabler”, di Ibsen, la cui prima rappresentazione risale al 1898, a Londra? L’opera induce riflessioni di costante attualità, nel senso che esse sono proprie del consesso umano: quanto contano i miei sogni nell’ambito della società in cui vivo? Come rapporto ciò che sento in me, dentro di me, con l’universo che mi è esterno e che è definito da regole e paradigmi, con cui devo venire a patti, che cambiano continuamente? Nella vita che conduco fatta di scelte, quante sono e sono state effettivamente “scelte”?
La matrice comune di queste domande è ciò che intriga: il rapporto di verità tra uno e se stesso e quindi tra uno e la società; le infinite possibilità e combinazioni di rapporti tra il mondo interiore e quello esteriore essendo entrambi in un mutamento continuo, imprevedibile e rapido che rende quasi utopico un equilibrio, per quanto dinamico, tra di essi.
L’opera mette in scena un esempio che mostra il rischio che si può correre quando nel corso di una vita vissuta in un passabile, magari un po’ faticoso, equilibrio accade un fatto imprevisto, impensabile, che rompe lo stato delle cose rivelando crepe insostenibili e fatali e in quella esistenza; dunque un quadro che non ha una collocazione temporale definita ma che è stato vero ieri, che certo lo è oggi e che ancor di più lo sarà domani, dato che esso pone il problema della verità nell’esistenza umana.
Info: LinkFB



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