Heima

Creato il 25 agosto 2010 da Robydick
2007, Dean DeBlois, Sigur Rós.
Di ritorno nel 2006 da una tournee in giro per il mondo, il grande gruppo islandese decide per un tributo alla propria terra ed alla gente che ama, felici di rivedere i paesaggi vasti ed infiniti di quel paese di ghiaccio e fuoco. Heima significa infatti "at home" o anche "homeland". Organizzano una serie di concerti nei luogi più disparati, piane sulle montagne, fabbriche abbandonate, centri di ritrovo, ad ingresso gratuito e con un minimo di preavviso. Dai nonni ai nipoti, intere famiglie vi si recano, la loro musica, ambient e world ricca di richiami alla musica tradizionale, piace e mette d'accordo tutti, io personalmente la adoro, mette una pace interiore come poche altre.
Una sequenza di concerti e di prove di concerto, intervallate da brevi interviste. Luoghi suggestivi più volte ripresi, sia dei concerti che semplicemente panoramici, un modo per conoscere l'Islanda e la sua gente. I partecipanti ai concerti, come dicevo famiglie rappresentate in tutte le loro generazioni, sono uno spettacolo nello spettacolo, gente serena e tranquilla. Il gruppo stesso si mischia con loro, si salutano, sembra a tratti di vedere concerti di paese da noi.
Poi dipende dai gusti, certo. Io trovo la musica dei Sigur fantastica, la voce del loro leader, ora anche autore solista, Jónsi, con un falsetto delicatissimo è capace di un'ampiezza di ottave sorprendente e suona come uno strumento musicale. Molti dei componenti sono polistrumentisti, di alto livello, con una naturale propensione alla ricerca e sperimentazione, basti l'incredibile xilofono che hanno costruito con pietre di roccia o altre percussioni con legni di particolari piante secolari islandesi.
Il concerto conclusivo di Reykjavik, forse quello più "organizzato" con una vasta affluenza, sarà un tripudio! Con la sola voce del cantante in accompagnamento il batterista-percussionista partirà in un crescendo degno del migliore progressive degli anni '70, entreranno poi tutti gli strumenti compreso chitarre con distorsore per un finale rock che non ti aspetti, una performance di grandissimo livello.
Il film è in inglese ma se ne masticate un minimo, visto il poco che si sente di parlato, si comprende facilmente. Se non ci capite nulla è lo stesso, tanto sono la musica e le immagini che contano.
Bellissimo, 100 min di assoluto relax e benessere. QUI il sito ufficiale.
Un pezzo del film

Questo è un brano recentissimo di Jónsi solista, ma i musicisti son sempre loro

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