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Heineken Cup Final Preview

Creato il 21 maggio 2011 da Rightrugby
Heineken Cup Final Preview Alla fine ci siamo, stasera si assegna la Heineken Cup, il massimo titolo europeo per club. Leinster e Northampton Saints sono ambedue alla caccia del secondo titolo continentale della loro storia: più remoto quello dei Saints, risaliti recentemente dalle serie inferiori grazie alla "cura Jim Mallinder" basata sullo sviluppo di talenti selezionati; recentissima quella di Leinster, nel 2009 e semifinalista l'anno scorso (eliminata dai vincitori Tolosani), squadra passata quasi indenne - anche se con zero tituli per adesso - dal cambio di allenatore Cheika, un protagonista dell'altra finale europea come abbiam visto.
I due team arrivano con le formazioni quasi al meglio: l'assenza più rilevante è quella dai Saints del flanker Tom Wood, miglior giocatore della Premiership quest'anno, mentre Leinster può schierare la formazione che sconfisse Tolosa. In campo ci sono quattro dei cinque nominee per il titolo di miglior giocatore europeo dell'anno - il quinto è il nostro Segio Parisse, purtroppo virtualmente talgiato fuori dalla sconfitta di ieri sera. Sono Soane Tonga-uiha dei Saints (nella foto) e Sean O'Brien, Jamie Heaslip e Isa Nacewa di Leinster.  A rigor di logica dovrebbe essere una lotta chiusa a Tonga e O'Brien: chi dei due marca o fa il Man of The March, mette il cappello sul titolo.
Il "consensus" generale, da i bookmakers ai commentatori va tutto a Leinster, considerata squadra più completa, capace di imporre a chiunque il proprio gioco; in più ha rivelato nella semifinale casalinga col Tolosa di essere anche squadra mentalmente solida, in grado di soffrire, reggendo coi minori danni possibili lunghi periodi di pressione per poi ripartire micidiale.
Ecco, una delle chiavi della partita potrebbe essere proprio questa: i Saints han sinora vinto le partite che contano di Coppa (Ulster, Perpignan, ambedue in casa) spingendo sull'acceleratore per mezz'ora, quaranta minuti al massimo. Con Leinster non basterà certamente, saranno ottanta minuti di lotta, sempre che s'imbruschi bene per i Saints; da cui la capacità di far entrare in gioco la panchina - ammesso e non concesso sia di livello adeguato - potrebbe risultare un fattore decisivo. Il punto è che Mallinder non ha mai dovuto farlo sinora, affidandosi in buona sostanza solo ai suoi titolari, ma lo sa e lo dice apertamente: "everyone in the matchday 23 is determined to get a positive result at the Millennium Stadium tomorrow".
Un altro punto chiave come al solito - siamo Boreali - saranno le cosiddette fasi statiche. La mischi ordinata vien data pari, ma a noi pare che l'indubbia esperienza degli "irlandesi" Healey-Strauss -Ross, possa subire pesantemente l'incredibile evoluzione di Tonga'uiha-Hartley-Mujati.Anche nelle fasi di gioco aperto, Tonga con Mujati e le nemmeno tanto sottili arti provocatorie di capitan Hartley si fanno a nostro avviso preferire, anche se potrebbe emergere un problema di durata (Leinster ha in panca Van der Merwe, i Saints Carneade Sharman ...). Anche in rimessa laterale, la summa dell'esperienza Cullen-Hines potrebbe soffrire la spregiudicata freschezza del duo Lawes-Day. Anche qui, bisogna vedere per quanto a lungo.
L'altro aspetto strategico per i Saints sarà la capacità di rallentare le ripartenze avversarie: Sean O'Brien e Jamie Heaslip sono dei gran ball carrier, se messi in gioco con ritmo e velocità possono far molto male: potrebbe essere una giornata molto lunga per i pur validi Clark, Dowson, Wilson e Wood sarà molto rimpianto.
In una finale, alle mediane è richiesto di non fare errori più che di inventarsi chissà che, in tal senso non emergono preferenze tra Reddan-Sexton e Dickson-Myler, anche se i primi pur non espertissimi han sicuramente più esperienza. Diciamo che non pare questo il punto di forza per ambo le contendenti, anche se Dickson sta facendo molto bene.
Dietro infine: i Saints hanno Ben Foden e Chris Ashton (suonato dai pugni di Manu Tuilagi una settimana fa) cui solitamente delegano l'imprevedibilità e lo "spice" della gara, in un ottimo mix con gli affidabili e spesso sottostimati centri Clarke e Downey e l'ala forte Diggin; di là c'è forse il reparto arretrato più equilibrato d'Europa, con Nacewa, Horgan e Fitzgerald larghi, e gli affiatatissimi O'Driscoll e D'Arcy in mezzo.
Se dovesse diventare una faccenda di nervi saldi e fiato, da ultimo quarto insomma, sarebbe un bel successo per i Saints ma anche forse la loro fine, dato lo sbilancio esperienziale e di "temper". Il bulldog inglese non va mai sottostimato, s'è ben visto ieri, ma a nostro avviso i Santi dovranno chiedere a Tonga, Hartley, Ashton e Foden di inventarsi qualcosa se vogliono venirne fuori. Ovviamente rischiando. E lì i marpioni irlandesi potrebbero approfittarne.
Lo vedremo alle 18.00 ora italiana dal Millennium Stadium di cardiff; l'arbitro sarà Romain Poite, una garanzia per i pack, un po' meno se la partita degenerasse (vero Harley?).
Oltre all'Inghilterra tutta a far eil tifo (meno forse alcuni a Leicester) per la triplete Sei Nazioni-Euro Challenge-Heineken Cup nell'anno dei Mondiali, ci sarà anche lo Stade Francais tutto: se vincono i Saints, sarà ripescata in Heineken Cup come spiegato qui.
Northampton Saints: B Foden; C Ashton, J Clarke, J Downey, P Diggin; S Myler, L Dickson; S Tonga'uiha, D Hartley [capt], B Mujati, C Lawes, C Day, C Clark, P Dowson, R Wilson.
Replacements: B Sharman, A Waller, T Mercey, M Sorenson, M Easter, S Commins, S Geraghty, J Ansbro
Leinster: I Nacewa; S Horgan, B O'Driscoll, G D'Arcy, L Fitzgerald; J Sexton, E Reddan; C Healy, R Strauss, M Ross, L Cullen [capt], N Hines, K McLaughlin, S O'Brien, J Heaslip.
Replacements: J Harris-Wright, H Van Der Merwe, S Wright, D Toner, S Jennings, I Boss, I Madigan, F McFadden

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