Scavi di trincea dell'antica Helike
Gli archeologi torneranno ad esplorare un luogo che si pensa abbia ospitato l'antica città perduta di Helike (Elice), che per secoli attirò l'attenzione degli antichi scrittori e che è un imperdibile mistero.I ricercatori sono guidati dalla dottoressa Dora Katsonopoulou ed hanno già scoperto un tesoro di manufatti e resti che vanno dall'Età del Bronzo fino al periodo romano e bizantino in un luogo prossimo alla costa sud-occidentale del Golfo di Corinto, nel Peloponneso. Già nel 2000 e nel 2001 gli archeologi avevano localizzato in quest'area i resti che si ritenevano essere quelli dell'antica Helike tra i fiumi Madione e Kerynites. A tre metri di profondità furono ritrovati i resti di edifici del periodo classico che un terremoto, molto probabilmente, aveva distrutti. Nelle vicinanze, inoltre, furono scoperte le tracce di un insediamento risalente all'Antico Elladico (2600-2300 a.C.). Il sito dista circa 1 chilometro dall'attuale linea di costa. Tra i ritrovamenti oggetti di lusso, ornamenti in oro e in argento, che non hanno fatto che confermare l'opulenza dell'antica città che precedette la misteriosa Helike. Questo primo insediamento potrebbe anch'esso essere stato distrutto da un terremoto, così come lo fu Helike nel 373-372 a.C.Il terremoto del IV secolo a.C. colpì la costa sud-occidentale del Golfo di Corinto e provocò l'inabissamento dell'antica Helike. Quest'ultima, secondo le fonti, era la principale città dell'Acaia, fondata da Ione, capostipite degli Ioni. In seguito Helike divenne la capitale delle dodici città dell'Acaia ed era considerata il luogo in cui si trovava il santuario di Poseidone, dio del mare e dei terremoti. Notizie di Helike si trovano in Strabone, Pausania, Diodoro, Eliano e Ovidio. Qualcuno pensa che Helike abbia ispirato i racconti dell'antica Atlantide.