Hell on Wheels
Una produzione AMC
Ideatori: Tony Gayton e Joe Gayton
USA 2011 (in produzione)
Sinossi
Nel 1865, dopo aver combattuto nella Guerra Civile americana, l’ex soldato degli Stati Confederati d’America Cullen Bohannon (Anson Mount) intraprende un viaggio verso ovest determinato a vendicare la morte della moglie e del figlio , uccisi per mano dei soldati dell’Unione . La sua sete di vendetta lo porterà a Hell on Wheels , il cantiere di costruzione della ferrovia Union Pacific, la prima ferrovia transcontinentale. Cullen viene assunto dalla ferrovia per gestire la “squadra tagliatori” composta per lo più da lavoratori neri, fra cui troviamo Elam (Common), il cui lavoro è quello di smottare il terreno per la posa dei binari. (fonte: Wikipedia)
Commento
In questo 2014 ricco di ottimi serial TV io, misero e tapino, me li sono persi tutti per causa di forza maggiore.
Scarsità di tempo, problemi familiari, serate turbolente: ogni fattore possibile e immaginabile ha contribuito a questo mio forfait dal piccolo schermo. Mettiamoci anche una certa fatica a seguire serie che, pur fatte benissimo, si concluderanno non prima di tre o quattro anni. Fattore, questo, che un tempo mi lasciava indifferente, mentre ora mi turba un poco.
Però, complice l’estate, sono riuscito a recuperare qualcosa. Un prodotto di nicchia, meno celebrato dei vari True Detective e Breaking Bad (sicuramente validissimi), ma alquanto godibile. Si tratta di Hell on Wheels, un western “puro”, prodotto dall’americana AMC e trasmesso in Italia su Rai Movie.
Il serial, arrivato alla terza stagione, sfrutta il fascino dell’epopea delle ferrovie, in pieno West, quando gli Stati Uniti d’America erano qualcosa ancora in divenire. Nella storia ci sono tutti gli elementi che caratterizzarono quel periodo, partendo dalla rudezza delle persone, fino ad arrivare al razzismo, agli scontri perenni con le minoranze pellerossa, alla schiavitù etc etc.
I due registi non hanno edulcorato nulla, sicché ogni puntata di Hell on Wheels ha la sua bella dose di violenza, fango, sangue, barbe lunghe, brutalità e merda. Non si tratta però di un utilizzo strumentale di questi elementi, bensì del tentativo – in buona parte riuscito – di tratteggiare un’epoca selvaggia, in cui la presunta civiltà era solo lo specchio meno sporco della vita dura della frontiera.
Il serial si avvale soprattutto del carismatico faccione di Anson Mount, il protagonista principale. Mount è un buon attore. La sua interpretazione di Cullen Bohannon è decisamente buona, tanto che a volte il serial pare reggersi unicamente sulle sue spalle.
In realtà non è così, visto che il resto del cast è di buon livello, le scenografie sono eccellenti, così come i costumi e la ricostruzione storica di contorno.
Certo, Hell on Wheels non è il tipico telefilm che promette un plot twist a ogni puntata. Anzi, a volte pare svilupparsi in maniera più lenta, a mo’ di diesel. Il che non è necessariamente un male.
Io che non sono un grande amante del genere western sto apprezzando il serial, che tra l’altro conta una media di dieci episodi a stagione. Non male, considerando che non vorrei invecchiare senza vederne la fine.
Visto che in Italia lo passano in chiaro (rarità!), magari buttateci un occhio.
- – -
(A.G. – Follow me on Twitter)