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Hell's Bells diventa un ebook

Creato il 31 ottobre 2015 da Theobsidianmirror
Hell's Bells diventa un ebookEro piuttosto indeciso quest'anno su come affrontare l'annuale appuntamento con la notte delle streghe. L'anno scorso avevo recensito un film, l'anno prima mi ero concentrato sul folklore, l'anno prima ancora... non mi ricordo più. Cosa fare quindi questa volta per non ritornare accidentalmente su argomenti già trattati in precedenza? Semplice: ho deciso di ritornarci sopra volutamente.L'idea mi è venuta dopo aver letto alcuni dei commenti giunti qui in questo blog nelle scorse settimane, commenti nei quali mi veniva proposto di impacchettare alcuni dei miei post e realizzarne degli ebook.Ammetto che solo fino a poco tempo fa non avrei mai pensato a una soluzione di questo genere ma, adesso che la pulce mi è stata infilata nell'orecchio, l'idea comincia a premermi nel cervello, solleticando non poco la mia fantasia. Prima però di mettermi a rielaborare progetti più complessi (come la lunga saga sugli Yellow Mythos, tanto per dirne una), pensavo di tentare un esperimento su qualcosa di più semplice, qualcosa che mi permettesse di ottenere un risultato decente senza perderci sopra troppo tempo. La mia scelta è quindi ricaduta su un vecchio racconto che era apparso qui sul blog diversi anni fa, addirittura nell'era Cenozoica di Obsidian Mirror, quando da queste parti non capitava nessuno neanche per sbaglio. Il racconto in questione l'avevo intitolato "Hell's Bells", giocando un po' a mescolare il titolo della famosa canzone con il nome di alcuni dei protagonisti della vicenda narrata. Il titolo di allora l'ho ovviamente mantenuto: in fondo, cosa avrei potuto trovare di meglio?
Ho detto "senza perderci sopra troppo tempo"? Povero illuso che ero! La realizzazione di questo ebook mi è costata un paio di settimane e un bagno inenarrabile di sudore! Mica avevo idea che fosse così complicato. Innanzitutto ho dovuto aggiustare il testo che, riletto adesso, mi appariva colmo di svarioni dovuti alla mancanza di un editing anche basico (per non parlare della mia scrittura che, con gli anni, mi sono accorto essersi evoluta). Ora un minimo di editing è stato fatto, e di questo devo ancora una volta ringraziare la solita fidanzata che, con infinita pazienza, si arrende a tutte le mie richieste più assurde. Il testo originale è stato inoltre ampliato: ciò è stato fatto per approfondire alcuni punti sui quali la volta precedente avevo sorvolato causa vincoli di spazio. Non è stato ampliato di molto, in realtà, perché a mio parere la vera forza di questo racconto sta appunto nella sua brevità. Mi sono anche divertito a progettare una copertina, che è quella che vedete qui sopra: quella è stata la parte più lunga perché, da pignolo quale sono, nelle mille bozze che ho realizzato c'era sempre un particolare che non mi tornava. Infine, il dramma dell'impaginazione e della formattazione. Come fare? Non sapendo né leggere né scrivere mi sono affidato a Calibre, uno strumento che ho trovato on-line e che, non senza difficoltà, mi ha permesso di arrivare ad un risultato che, incrociando le dita, dovrebbe essere soddisfacente. Ho detto "dovrebbe" perché non sono riuscito a verificare il funzionamento del formato MOBI (non avendo un reader adeguato). Al limite, se sarete così gentili da farlo, mi direte voi se tutto quadra sul vostro dispositivo (per quanto riguarda invece il formato PDF e il formato EPUB sono invece decisamente più sereno). Già che c'ero, e poi concludo, l'ho pubblicato anche su ISSUU, giusto per non farmi mancare niente. Se poi qualcuno tra di voi avesse qualche ulteriore dritta da darmi, sarà per sempre mio creditore.
Dove si può scaricare "Hell's Bells"? Ho pensato di creare una pagina statica apposita che ho chiamato DOWNLOAD. Trovate tutto lì. E chissà mai che un giorno, in quella pagina, non mi venga voglia di aggiungerci qualcosa? Che altro dire a questo punto? Mi sembra di aver detto tutto, no? La sinossi! Che stupido! Come si può pensare di presentare un ebook senza spendere due parole introduttive? Si tratta di un racconto piuttosto forte, lo dico fin d'ora, in quanto narra le vicende di un serial killer di bambini che compì i suoi delitti nell'Inghilterra di mezzo secolo fa. I fatti, nel racconto, sono narrati in prima persona dallo stesso omicida (e vi assicuro che certe scene non sono state affatto facili da scrivere). Il particolare se vogliamo più inquietante, come suggerisce la copertina stessa, è che "Hell's Bells" è stato ispirato da una storia realmente accaduta. Non posso dire davvero nient'altro senza spoilare, perciò mi fermo qui. Se qualcuno di voi per caso l'avesse già letto in passato, quando "Hell's Bells" era ancora solo un post, capirà perfettamente cosa intendo. Non mi rimane che auguravi buona lettura e buon Halloween!

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