Magazine Cinema

Hellbound: Hellraiser II; prigionieri dell'inferno - Tony Randel (1988)

Creato il 25 agosto 2014 da Lakehurst
(Hellbound: Hellraiser II)
Visto in Dvx.
Hellbound: Hellraiser II; prigionieri dell'inferno - Tony Randel (1988)
A seguito del massacro del primo episodio Kirsty viene internata in un reparto di psichiatria per poter superare il trauma... purtroppo però l'ineffabile psichiatra che l'ha in cura è da anni alla ricerca del modo per far funzionare le scatole dei cenobiti (si, da questo episodio li chiamiamo cenobiti).
Lo psichiatra riporterà in vita la matrigna di Kirsty e, con un colpo da maestro, entrerà nel labirintico mondo dei cenobiti (l'inferno?) con altre 3 persone.
L'idea di base di questo film è prendere gli ultimi incasinati 10 minuti del capostipite e dilatarli per tutta la durata del film. Una volta entrati nel mondo dei cenobiti non c'è più nulla che abbia senso, i personaggi fanno cose casuali, gli avvenimenti (che dovrebbero spiegare qualcosa) sopraggiungono senza che ne venga detto il motivo; si ha quindi l'indubbio svantaggio di avere uno spiegone senza che nulla venga realmente spiegato affossando la trama.
Il ritmo che nel primo era sempre a rischio, ma alla fine teneva, qui viene completamente mandato a cagare almeno da metà film in poi.
In mezzo a questa diarrea di idee idiote c'è pure uno scontro fra i 4 cenobiti classici contro quello nuovo; una scena che urla vendetta, perché distrugge il mito dei cenobiti, non crea una reale alternativa e riesce comunque a non regalare neanche un'oncia di pathos.
Sappiamo tutti ormai che Barker (qui solo alla scrittura) non aveva idea di dover fare un seguito dopo la fine del primo, sennò si sarebbe preparato meglio il terreno... tuttavia non capisco perché mandare in vacca in maniera così sfacciata.
Il fatto poi di fare un horror adulto è già stata abbandonata; la sensualità esplicita del primo qui viene sostituita da una sua rappresentazione pacchiana messa li solo per eccitare dei 12enni, il resto è tutto in mano a due regazzine. (che poi se è vero che negli anni '80 i regazzi toccavano sangue e altri fluidi biologici con questa frequenza e questa noncuranza, non mi sorprende l'ondata di AIDS).
Al di là che siamo davanti ad un film horror senza orrore, incasinato e senza ritmo; al di là di tutto questo le cose che più mi hanno dato fastidio sono state due:
1- Non c'è un'idea visiva decente. Considerando che uno dei pochi punti positivi del primo film era l'estetica generale dei mostri direi che qui c'è un notevole passo indietro. Barker (o chi per lui) accumula facce brutte, clown in ambienti inquietanti, traumi infantili e strumenti chirurgici sperando che questo possa bastare. Peccato che no; non basta far grondare sangue da un mobile per aver creato un'immagine indelebile.
2- I cenobiti vengono distrutti; e questo nel senso più allargato possibile. Trovo sconvolgente che si ammazzi così l'idea determinante della serie. I cenobiti sono creature ambigue, perché non fanno nulla di testa loro, vengono attivamente evocati da chi desidera diventare una loro vittima, quindi loro si muovono con un distacco ed una noncuranza degne di un dentista davanti al paziente nel panico per il trapano che deve curargli la carie; se a queste figure dai un briciolo di umanità e la possibilità di contrattare una via di fuga (o peggio una rivolta interna) hai ammazzato completamente la loro credibilità. Altro dettaglio importante, i cenobiti apparivano imbattibili, onnipotenti ed onnipresenti, far succedere quel che succede (senza neppure spiegare nulla) è un atto criminale.
Sappiamo tutti che i seguiti (soprattutto dei film horror) sono spesso indecenti, ma questo veramente mi apre esagerato... almeno Nightmare 2 vinceva per le idee cazzare talmente idiote da essere divertenti, qui non si riesce ad avere neppure questo...
Forse vi ricorderete di me per scene come:
I paesaggi disegnati che potrebbero stare bene pure in un film Disney? no dai questo no.
La casa dello psichiatra tesa fra il razionalismo anni '60 e una wunderkammer? no, non credo.
La scena della rinascita della matrigna sanguinolenta dal materasso...? ...no ha fatto il suo tempo
...l'uomo senza pelle che scrive, col proprio sangue, sul muro di essere all'inferno e di aver bisogno di aiuto... diciamo quello... massì dia diciamo quello...

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • The Green Inferno – Nuovo trailer e conferma della release italiana per il 24...

    Nessuna buona azione resterà impunita. Così recita il nuovo trailer italiano di The Green Inferno, film diretto da Eli Roth, che non altro che è un omaggio al... Leggere il seguito

    Da  Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • It follows

    follows

    Devo chiedere a qualche esperto come mai arrivo sempre in ritardo nel vedere le cose, nonostante nel mondo reale spacco il minuto con la mia puntualità. Leggere il seguito

    Da  Jeanjacques
    CINEMA, CULTURA
  • The Take

    Take

    Quando i film si fanno ad episodi.Da queste parti ci sono almeno due sicurezze:1. Gli inglesi ci sanno fare meglio di tutti nelle serie TV2. Tom Hardy è un... Leggere il seguito

    Da  In Central Perk
    CINEMA
  • Master Blaster al Fantafestival

    Master Blaster Fantafestival

    La camera delle bestemmie, colonna sonora : Freaks in uniform delle Horropops.La mia vita è caotica, chi mi conosce lo sa benissimo. Leggere il seguito

    Da  Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • No Mercy ( 2010)

    Mercy 2010)

    Un cadavere orrendamente mutilato viene trovato da una birdwatcher e dal suo amico nascosto malamente in riva al fiume. Gli arti e la testa sono stati separati... Leggere il seguito

    Da  Bradipo
    CINEMA, CULTURA
  • Recensione #28 - Wolf Creek 2

    Recensione Wolf Creek

    Dite la verità, siete rimasti affascinati dal nostro amico Mick Taylor, vero? Beh, se avete seguito il consiglio mio e di Gloria nella recensione di ieri e vi... Leggere il seguito

    Da  365 Film
    CINEMA, CULTURA