Da qualche anno a dicembre
cedo all’acquisto di Helleborus niger
Gradito ospite, sosta nel mio salotto per il periodo delle feste natalizie prima di essere messo a dimora nel più consono bosco-giardino che ormai conta affollate radure di questa magnifica pianta.
Molto banalmente amo i fiori bianchi e Helleborus niger porta a lungo la sua candida fioritura.
Il suo fiore, a cinque tepali e numerosi stami, ricorda una rosa botanica ed è per questo che viene comunemente chiamato “Rosa di Natale”. Originario delle zone montane dell’Europa centrale, delle Alpi occidentali europee e della Russia, si è affacciato recentemente sul mercato italiano. Non ricordo da piccola di aver mai notato questa bellissima pianta, solo negli ultimi anni ha fatto la sua comparsa in vivaio, nelle riviste di giardinaggio ed arredamento facendosi conoscere ed amare dal grande pubblico.
Helleborus niger è il soggetto prescelto per l’ acquerello botanico con il quale partecipo all’iniziativa di lavoro collettivo Together for Christmas.
Un work in progress che unisce ogni martedì fino a Natale tante creative anche al di fuori della nostra Nazione.
Andate a trovarle e scoprirete talenti e creatività.
Marina, Nicole, Cristina, Mariangela, Sara-Sarlilla, Maria, Donata, Ornella, Vaida, Dovile, Laura, Cagouille, Patrizia, Nath, Flavia, Camilla, Rachele, Cinzia, Claudia, Couson, Poupette, Reve de Fil, Dany, Barbara , Mimma, Rita, Paola , Grazia, Luli , Monica,Claudia, Milena, Marina, Silvia, Agnieszka,Fiorella, Mimi du Canada, Raffaella, Lucia, Marcella, Cellorob, Manuela , Lory ,Audrey , Françoise,, Claudia e Roby
ed ancora
Laura, Nadine, Paola ed Emilia che non hanno blog
brevi cenni colturali:
Pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle ranuncolacee alta 20 – 40 cm. Le radici rizomatose di colore nero hanno contribuito all’origine del nome botanico Helleborus niger. Pianta tossica in tutte le sue parti.
Foglie coriacee, verdi lucenti, palmate settate che persistono anche durante l’inverno. Fiori formati da 5 sepali grandi bianchi e petali piccoli tubulosi gialli simili a stami. Fiorisce d’inverno fino a primavera. Cresce nei luoghi boschivi e predilige climi freschi, tuttavia è in grado di sopportare siccità estreme.
E’ una pianta che non ama vivere nei vasi, ed è soggetta, se non correttamente coltiva, a marciumi radicali.
Ama le posizioni ombreggiate del sottobosco e rifugge la luce artificiale, per questo è difficile che sopravviva nei giardini di città!
I suoi fiori recisi si prestano anche a composizioni floreali o ad essere ospitati per lungo tempo in vaso. Nella maturità assumono sfumature rosa fino a diventare verdastri.
Io lo coltivo da anni apportando a primavera una buona e gradita dose di potassio sotto forma di cenere di legna.
Nel mio bosco-giardino si è adattato perfettamente e negli anni si è moltiplicato per seme formando dense colonie.
Alcune varietà di Helleborus niger sono più tardive nella fioritura…alcuni fiori fanno capolino a primavera dopo essere stati sepolti dalle abbondanti nevicate invernali.
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chi lo desidera, può seguire le mie lezioni di acquerello botanico i prossimi 3-4 dicembre presso presso una location davvero di grande fascino e suggestione.
Con Gianlidia Tonoli photostylist e copywrite a livello internazionale del blog Giato Salò che vi proporrà un’idea originale per il vostro decoro natalizio, abbiamo preparato un fine settimana davvero speciale ospitati da Daniela Ondelli presso Country House & Resort Premignaga sulla sponda occidentale del lago di Garda.
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vi ringrazio se vorrete votare ogni giorno con un clicaboutgarden!
(su JE VOTE )
partecipo al concorso di Marie Claire Maison “Blog Déco 2011″