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Da Alby87

Ho fatto per più di un anno a meno di un blog. Pur se di quando in quando sento il bisogno di far uscire un po’ delle riflessioni che mi affiorano alla testa, una valvola di sfogo sufficiente in questo senso è sempre stato il buon facebook.

Poi da facebook sono stato bannato. La motivazione, si scoprì in seguito, era il fatto che gestivo una pagina un po’ particolare, dal titolo “a favore della sperimentazione animale”. Si trattava di una pagina di controinformazione il cui scopo dichiarato era opporsi all’ondata di irrazionalismo antiscientifico propagandata nella fattispecie dal movimenti animalista, tramite una descrizione realistica ed onesta della realtà della ricerca sugli animali.

La pagina è tutt’ora su facebook, visto che non costituiva alcuna violazione. Voglio dire, se gli animali si sentissero offesi potrebbero benissimo denunciarmi, invece non lo fanno, quindi evidentemente gli va bene. Altri gestiscono ora la pagina senza di me, e a rigore la mia richiesta di riabilitazione dell’account, seppur coi tempi geologici dell’amministrazione di facebook, sarà accolta.

Ma a me una valvola di sfogo serve già ora, e tanto più urgentemente in quanto in questo momento soffro di fatto degli effetti di un’ingiusta censura. Episodi come questo mi rendono evidente come anche all’interno di una realtà in un qualche modo alternativa e secondaria, così si dice, come quella del social network, gli atteggiamenti repressivi e antidemocratici, oltre che irrazionali, sopravvivono. Ritirarmi del tutto dalle scene sarebbe stato inappropriato, il mio pensiero serve a queste e ad altre cause, e tramite internet esso può diffondersi un po’.

Dunque qua sfogherò i miei pensieri, sperando che vadano a seminarsi in cervelli fertili. Ma se vorrete seguire un po’ quanto ho da direi, sarà bene che almeno faccia alcune dichiarazioni di principio. Penso in realtà che ne basterà una sola: io credo nella dialettica. Attraverso l’incontro e lo scontro delle idee si giunge a comprendere meglio la realtà. Ma questo non deve tradursi in una visione buonista; l’incontro è lo strumento, ma l’esito non è stabilito a priori, non è un conclusivo “sì, abbiamo tutti ragione!”. Al contrario, di solito da uno scontro emerge un vincitore. Quindi io sparerò le mie idee contro quelle opposte senza esclusione di colpi, senza gentilezze e orpelli. Come avrete modo di vedere, sono tanto spietato contro le idee quanto rispettoso di chi le propone; se dovessi concludere che una vostra idea è demenziale, questo potrebbe voler dire che siete stupidi, oppure no. Potrete chiedere a voi stessi per quale motivo dite qualcosa di stupido, non domandare a me di non farvi notare che avete detto qualcosa di stupido.

Infine, una breve panoramica sulle tematiche trattate è d’uopo. Come avrete intuito da quanto detto finora e forse dalla mia presentazione, neuroscienze e filosofia della mente sono topic di mio interesse e di cui scrivo volentieri. Altrettanto o anche più mi interesso di altre branche della filosofia, in particolare di epistemologia. A parte questi argomenti, sarà mia particolare cura anche occuparmi di temi meno generali: in particolare di due problemi che mi riguardano di più di altri in quanto vi sono entrato in contatto più o meno violentemente, che sono appunto l’animalismo da un lato e l’omofobia dall’altro. Contrariamente all’aura buonistica di cui entrambi i sistemi di pensiero amano circondarsi per abbindolare i boccaloni, ho scoperto in essi quella naturale tendenza all’oppressione e alla violenza che puoi ritrovare soltanto in chi è animato dal fanatismo. Sarà dunque mia cura oppormi con razionalità a questo genere di pensiero aggressivo e prevaricatorio.

Sperando che quanto scrivo qui possa esservi gradito ed utile, oppure che vi offenda in qualche modo (vuol dire che ho colpito nel segno, l’indignazione è la reazione di chi non ha argomenti), vi rimando al mio prossimo intervento.

Ossequi,

AF



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