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Helsinki 2012 – Meucci che peccato…

Creato il 27 giugno 2012 da Solosport @solosport

Nella finale dei 5000, unica gara ad assegnare medaglie nella prima giornata degli Europei di Atletica, l’azzurro Daniele Meucci chiude quinto ad un soffio dal bronzo (solo 6 centesimi in una gara durata quasi 14 minuti!).

Helsinki 2012 – Meucci che peccato…

Perdere una medaglia europea in volata, per soli 6 centesimi, dopo aver corso 5.000 metri, è lo scotto iniziale pagato dall’Italia a questa 21.a edizione dei Campionati europei di atletica, partiti oggi ad Helsinki in Finlandia.

BEFFA – Faticherà a prendere sonno nella notte scandinava Daniele Meucci, c’è da scommetterci: il suo 13’32″69 meritava maggior fortuna, non per la qualità in sé del crono, quanto per la tenacia messa in pista dall’atleta toscano nel finale di gara. L’ultimo mezzo giro è stato un piccolo capolavoro, una rimonta di rabbia e grinta, di gambe e polmoni. È finito attaccato a chi si giocava il bronzo, anzi staccato di un nulla.
Nel frattempo, davanti a tutti, il britannico Mo Farah (13’29″91) si prendeva con facilità il primo oro dei Campionati. Dietro di lui il tedesco Arne Gabius, poi il terzetto: con le ossa rotte ne esce anche il francese Yohan Durand, quarto a 2 centesimi dall’unico che può gioire, il keniano naturalizzato turco Polat Kemboi Arikan.
Meucci quinto, Stefano La Rosa undicesimo (13’41″99), l’esordiente azzurro Maksyme Obrubanskyy squalificato dopo una prova comunque incolore (piccola delusione dopo il 13’27″15 fatto registrare a Torino circa quindici giorni fa). Questo l’esito dell’unica finale della giornata che oltre all’amarezza per un podio sfumato lascia comunque le buone sensazioni di un Daniele Meucci competitivo in ottica 10.000, la gara che meglio sa interpretare, quella in cui fu medaglia di bronzo a Barcellona 2010.

AZZURRI – Una sola finale ma una maratona di altre gare: il calendario compresso (dai soliti sette giorni a cinque) rende le sessioni eliminatorie interminabili e qualche scroscio di pioggia non agevola gli organizzatori.
Le prime azzurre impegnate sono le velociste. Fuori subito nei 100 Martina Amidei (11″60), mentre Audrey Alloh si ferma in semifinale (13° tempo in 11″51). Soffrono ma vanno in finale Zahra Bani nel giavellotto (ultima delle qualificate con 56.67) e Simona La Mantia nel salto triplo (14.14). Bene l’Italia sul giro di pista: avanti con due uomini (Vistalli e Valentini) e due donne (Grenot e Spacca), anche se i tempi sono migliorabili. Si qualifica per un pelo alle semifinali anche Manuela Gentili nei 400 ostacoli (57″10).
Accesso in finale per i siepisti azzurri Yuri Floriani e Patrick Nasti (9° e 10° tempo) e per Gianmarco Tamberi nel salto in alto (2.23). Ci sarà un italiano anche nella finale dei 100, già ipotecati dall’asso francese Lemaitre: Simone Collio (10″30) ha l’ultimo tempo di ripescaggio in semifinale, mentre sono eliminati Jacques Riparelli (10″33) e Fabio Cerutti (10″50 dopo il 10″36 del mattino).

Il sito ufficiale di Helsinki 2012

Riccardo Marchese
(per Vavel Italia)



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