Henry Upson (1908) - Nevrosi curate con bonifica dentale

Creato il 07 gennaio 2015 da Corradopenna
Nel suo libro "Insomnia and Nerve Strain" (1908, acquistabile anche in versione cartacea in lingua originale), che in italiano significa Insonnia e stress nervoso, il Dr. Henry Upson (1859-1913) riferisce di 17 casi di nevrosi e psicosi guariti con l’estrazione di denti del giudizio impattati. Qui di seguito la traduzione di un piccolo estratto di tale lavoro.
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Nel 1876 lo studioso inglese della follia, Savage, ha riportato un certo numero di casi di follia che si sono conclusi con un'acuta malattia; tra di essi quello di un uomo di 22 anni, che aveva ereditato dei cattivi geni, che era divenuto maniacale, che aveva scorazzato pazzamente per la nazione, era intrattabile, e che fu portato al manicomio. Dopo tre o questtro mesi sviluppò un grave mal di denti che durò per pochi giorni dopo di che i denti furono estratti. C'era del pus alla fine delle radici. Il paziente guarì rapidamente dalla sua mania. Un altro paziente riportato Savage guarì dalla mania dopo lo sviluppo e l'eradicazione di un ascesso alveolare.
 (...) Casi simili sono stati segnalati di tanto in tanto, e lesioni dei denti trovano menzione occasionael in alcune dei pù vecchi libri sulla malattia mentale. I lavori di odontoiatria parlano ancora di follia e di altri disordini nervosi funzionali come di problemi occasionalmente causati da lesioni dentali. 
(...)
Teoria irritativa delle neuropsicosi.
— Il punto di vista qui presentato sulle nevrosi e le psicosi in generale è che esse sono primariamente disordini irritativi del sistema sensoriale che colpiscono indiettamente il resto del sistema nervoso. I fattori irritanti sono o meccanici o tossici, e la discussione della loro localizzazione e del loro tipo di azione può essere posticipata
Casi illustrativi
Tra le malattie alle quali è soggetto l'uomo la carie è probabilmente la più comune, e delle carie dentali e degli altri disturbi dei denti l'insonnia è, io credo, decisamente il sintomo più comune, che spesso si manifesta in assenza di dolore locale.  (...)
Caso 1. Insonnia. — Il paziente era un giovane uomo d’affari di 30 anni precedentemente in buona salute. Quando è stato visitato soffriva di insonnia persistente, senza una causa evidente, da circa un anno. Aveva lavorato duramente, ma non era in condizioni di stress finanziario, ed ha semplicemente notato un’aumentata difficoltà nell’addormentarsi ed una tendenza a svegliarsi dopo poche ore. Prese l’abitudine ad utilizzare i tipici farmaci ipnotici, si sentiva piuttosto debole e nervosa durante il giorno, ed era quasi incapace di lavorare. Egli era inusualmente sensibile al rumore ed alla luce.

Le radiografie dei denti non mostravano lesioni eccetto per un certo numero di cavità, una delle quali riguardava la camera della polpa. La convalescenza iniziò prima che fosse terminate la cura dei denti ed è stata continua di modo tale che nel giro di poche settimane riprese a dormire bene senza narcotici. Né in questo caso né in nessun altro dei casi dentali c’è stato dolore ai denti o altre sintomo localizzato riferibile ai denti, eccetto quando segnalato.


Caso 6. — Insonnia: Depressione. (…) Una donna nubile, di 27 anni, insegnante, per un anno ha avuto una profonda depressione con insonnia incurabile, fissazione di soffrire di varie malattie mortali, (…) L’agitazione era estrema (…) come ultima spiaggia furono esaminati i denti. Essi erano in apparentemente in perfette condizioni. Una radiografia ha mostrato un terzo molare superiore destro che premeva contro il secondo molare, condizione ovviamente capace di causare irritazione. I sintomi, dopo circa una settimana dalla rimozione dei denti iniziarono a migliorare. La guarigione fu complete dopo sei o otto settimane, ed si è stabilizzata. Non c’è mai stato dolore o altro sintomo localizzato.
 
Caso 16. Un brillante ragazzo di 16 anni, figlio di un professionista inusualmente intelligente. Fino ad un anno prima era stato visitato e stava bene (…) eccetto un moderato nervosismo e qualche mal di testa localizzato nella fronte nel corso degli ultimi due o tre anni. Nel corso dell’ultimo anno la sua disposizione cambiò. Divenne un tetro ed irritabile, e mostrò meno affetto di prima alla sua famiglia ed ai suoi amici. Era sempre più nervosa e agitato a tal punto che non poteva stare seduto o leggere per molto tempo e riusciva a dormire solo per 4 o 5 ore a notte. Inoltre aveva un mal di testa praticamente costante ed un grave senso di oppressione nella regione occipitale, ma nessun dolore nevralgico o dentale. Soffriva spesso di vertigini, specialmente quando girava la testa. Essendo atletico e di robusta costituzione prendeva un bel po’ di colpi alla testa giocando a football. La regione occipitale destra era in qualche modo dolente alla pressione ed al tirare i capelli.
L’esame ai raggi X mostrò che tutti e quattro i denti del giudizio erano impattati. Il terzo molare inferiore sinistro fu estratto per primo, ed la sensazione di pressione sul retro del collo scomparve immediatamente, e da allora migliorò lo stato del sonno. I terzi molari superiori furono estratti tre settimane più tardi, e la notte successiva alla loro estrazione dormì profondamente per 10 o 12 ore. Dopo dormì bene ogni notte, ma nel giro di poche settimane divenne nuovamente agitato ed i cattivi sentimenti tornarono nella sua testa. Il terzo molare inferiore destro fu allora estratto, ed i dolori alla testa diminuirono ancor di più. Il sonno è continuato ad essere normale, il paziente ha ripreso regolarmente peso, ha avuto un buon appetito, si è sentito tranquillo, e la sua famiglia ha notato un marcato cambiamento nel suo atteggiamento. Ha riguadagnato il suo atteggiamento affettuoso nei loro confronti.
Scrivendo di lui il padre ha affermato recentemente (…) penso che fisicamente sia molto più debole di sei mesi fa (…) si stanca al minimo sforzo e richiede una grande quantità di sonno. Il suo appetito aumenta ogni giorno. Non ha più alcun desiderio di té, caffé o bevande calde, ma è soddisfatto semplicemente dall’acqua fresca."
Riguardo alla stanchezza notate in questo caso, è una tipica conseguenza della rimozione di un meccanismo di stimolo. L’incessante spreco di energie è sostituito dal languore, ed alle cellule gangliali dovrebbe essere concessi alcuni buoni mesi di riposo prima che venga richiesto di nuovo un grosso sforzo.

Caso 19 Mania. — Il primo paziente è un giovane robusto, di 18 anni. É stato ricoverato nella fase di eccitamento di un primo attacco di malattia maniaco-depressiva. Era irritabile, distruttivo, e piuttosto volgare. Sono stati trovati un terzo molare inferiore sinistro e un ascesso con terzo molar inferiore destro impattato. L’estrazione di tali denti è stata seguita da una guarigione in poche settimane e il paziente è stato dismesso.
Caso 20. Mania. — Anche il secondo paziente era al suo primo attracco di mania, eccitabile, distruttivo, tirava pugni, aveva un linguaggio turpe. Sono stati trovati un terzo molare inferiore sinistro impattato con formazione di ascesso, ed anche un ampio ascesso alla base di un’otturazione in un altro dente. L’estrazione è stata seguita dal miglioramento della maggior parte dei sintomi mentali.

Caso 21. Mania. — Il terzo paziente, di 25 anni, era pure in una condizione tipicamente maniacale, avendo sofferto in precedenza di un attacco. Sono stati trovati un terzo molare impattato, un’irregolarità ed una protrusion in Avanti degli incisori superiori con grande spostamento ed un secondo molare superiore destro impattato ad angolo retto. L’estrazione è stata seguita da un marcato miglioramento mentale e fisico, ed il paziente è praticamente pronto per lasciare l’ospedale.

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