Magazine Cinema
con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Olivia Wilde, Micaela Ramazzotti, Rooney Mara, Amy Adams
Usa
2013
Los Angeles, in un futuro non troppo lontano, Theodore Twombly, un uomo solitario e triste a causa della sua recente separazione dalla moglie, si guadagna da vivere scrivendo lettere “personali” per gli altri. Un giorno acquista un sistema informatico di nuova generazione progettato per soddisfare tutte le esigenze dell’utente. Il nome della voce del sistema operativo è Samantha, che si dimostra sensibile, profonda e divertente. Progettata per ascoltare capire e parlare con l'utente in realtà sembra avere una personalità e un cuore proprio. Il rapporto tra Theodore e Samantha inizierà a svilupparsi con un crescendo che dall'amicizia passerà all'amore, ma i limiti alla fine non sono pochi.
Di primo acchito si potrebbe pensare subito ad un film fantascientifico e gli elementi base ci sono tutti: un uomo e un sistema operativo. Potrebbe sembrare un film che analizza gli aspetti di una società sempre più moderna che si allontana sempre più dal reale e dalla verità dei sentimenti. Potremmo pensare che Spike Jonze voglia analizzare il rapporto tra uomo e scienza, tra realtà e finzione. Ma saremmo lontani dal cuore del film. Her non è solo un film di fantascienza, ma usa queste tematiche per andare oltre. Molto oltre. Her è un film di spessore che analizza l'uomo nella sua interiorità e che riflette intensamente sui rapporti umani, sulle sue difficoltà, i suoi eccessi e sulla quotidianità. E' un film sull'amore, quando si perde, quando ti lascia il vuoto dentro. In una società sempre più viva di stimoli e sempre più libera spesso ci si ritrova soli e impauriti. Theodore (un magnifico Joaquin Phoenix, presente in ogni scena. E' eccezionale, coinvolgente, convincente e intenso.) è un uomo che soffre, non è riuscito con la moglie a crescere insieme, quello che sembrava un grande amore si è sgretolato perché non si è avuti la capacità di evolversi assieme e da un 'noi' non è rimasto altro che un 'io' e un 'tu'. A causa di una solitudine sempre più profonda, Theodore decide di dare voce ad un sistema operativo programmato per ascoltarlo e capirlo. Ecco Samantha (la cui voce non è altro che quella della sensuale e graffiante Scarlett Johansson, in Italia doppiata da Micaela Ramazzotti) con la quale Theodore inizierà un rapporto d'amicizia che pian piano si intensificherà. Samantha è soltanto un sistema operativo, ma la sua voglia di scoprire il mondo o semplicemente di avere un corpo per camminare, per toccare gli oggetti è disarmante. Samantha sembra avere anima e cuore pulsante e Theodore se ne affezionerà. I limiti però sono in agguato, come la voglia di annusarla o di accarezzarla. Di dormirci affianco o di guardarla negli occhi.
Her è un film sulla capacità di ascoltare l'altro, di crescere insieme all'altro mantenendo fresca la propria identità pur camminando insieme. Her è un film sull'amore e sui rapporti umani spesso troppo complicati e deleteri (come anche quello della su amica Amy). Un film delicato ed elegante, girato con maestria e sensibilità, che non cade mai nel cupo o nel melenso. Una storia che partendo dal bagaglio che ognuno porta dietro si sporge al futuro in quella che è la continua ricerca dell'uomo, ieri come oggi: del proprio posto nel mondo e della felicità.
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