Ieri sera alle otto Giulia ed io eravamo a cena, in uno di quei ristoranti giapponesi tanto trendy. Candele, tatami, zenzero e spezie nei piatti. L’effetto afrodisiaco di quelle – per noi – misteriose pietanze non è finito nelle frasi slegate che ci siamo detti e nemmeno ha prodotto suggestioni di sorta. Anzi, l'effetto è del tutto svanito durante il ritorno silenzioso a casa, come un ospite che si eclissa con la scusa di un imprevisto.
Nessun problema, questa è da tempo la norma. It's funny how love Becomes a cold rainy day Funny that rainy day is here. Morfeo non mi ha accordato alcun permesso. Sono fin troppo sveglio e cosciente, riemerso tra i vivi e i pugili suonati. (2. continua)Magazine Cultura
Adesso potrei scrivere questo, per esempio.
Non riesco ad aprire gli occhi, come se avessi due pietre sulle palpebre. Non so parlare, devo aver scordato come si fa, ma non ho dimenticato che se qualcuno mi cerca prima delle dieci non posso neppure ascoltare le parole che mi dice. Caro signore, lei conosce l’effetto dello xanax mescolato a due bicchieri di meraviglioso whiskey irlandese?
Sarebbe una pessima imitazione di Foster Wallace, perciò mi attengo allo stile medio coltivato con pazienza negli anni.
D’altra parte, la persona anonima che mi ha svegliato alle sei del sabato mattina tace a sua volta all’altro capo del telefono. Andiamo bene, penso. Non si aspetti che la incoraggi.
Chiudo la comunicazione.
Mi giro sul fianco, mi ripeto che non ho ancora accesso al mondo dei vivi e attendo che il sonno naturale torni a svolgere la sua funzione, più sedativa di qualche artificio chimico. A quest’ora mi sento come quei pugili suonati che vanno al tappeto e, dopo aver cercato invano i confini delle corde per rialzarsi e riprendere il combattimento, si abbandonano esausti sul ring.