La stagione dei supereroi e dei super-fangirlismi si è finalmente riaperta con l'uscita nelle sale di Iron Man 3. Ci ritroviamo in un momento di grande cambiamento per il franchise, con un universo che deve fare i conti con il post-Avengers e una saga, quella di Iron Man, che deve vedersela con la chiusura di un arco narrativo ormai giunto al termine (si spera solo temporaneamente).
Confession time - What’s wrong with me?
Non so cosa sia successo. Forse l’aspettativa post-Avengers era troppo alta.
Forse vedere Tom Hiddleston e il mio ammmore Benedict Cumberbatch subito prima dell’inizio del film mi ha offuscato la mente.
Forse mi aspettavo più Iron Man e meno Tony Stark.
O forse speravo di vedere più Robert Downey Jr. e meno Tony Stark.
NON LO SO. Non c'è spiegazione che tenga.
Sebbene la mia dea fangirl interiore abbia lanciato urletti isterici per tutta la durata del film, all'omino del cervello questo Iron Man 3 non è piaciuto moltissimo...
Omino del Cervello vs Dea Fangirl Interiore: benvenuti nel mio mondo!
Mini review - Omino del Cervello Edition
[Come to the dark side: we have cookies. And Batman]
[WARNING: Huge Spoilers da Iron Man 3]
[WARNING: unpopular opinion everywhere!!!]
Inutile girarci intorno: nonostante l’hype magistralmente costruito attorno all’intero franchise, quando si vanno a vedere film come Iron Man 3 è inutile aspettarsi il grande capolavoro o la regia del secolo.
Guardiamo Iron Man per puro intrattenimento (e per Robert Downey Jr.) e ci crogioliamo quando i nostri amati supereroi riescono a sorprenderci nell'impresa con un tocco di stile, ironia e creatività.
Come ben sappiamo, stile e ironia non rappresentano affatto un problema per l'affascinante e divertentissimo Tony Stark/Iron Man, ma in questo terzo (e ultimo?) capitolo della saga purtroppo l'omino del cervello non riesce a fare a meno di lamentarsi.
L’aria di cambiamento qua si percepisce subito, a partire dal cambio alla regia e in sala di scrittura.
Salutiamo quindi il simpatico Jon Favreau, che aveva diretto Iron Man e il non troppo riuscito Iron Man2 ma ora è impegnato a guardarsi Downton Abbey alla regia di qualcos’altro: il testimone passa a Shane Black!
L'omino del cervello non è particolarmente contento: la regia di Shane Black è buona ma forse un tantino altalenante e la sceneggiatura gli sembra un po' arraffazzonata, forse addirittura un filino scopiazzata qua e là.
D'altronde, per il povero omino del cervello che è un grande fan di Nolan, gli echi dell'ultimo Batman (The Dark Knight Rises) sono innegabili: lo stress post traumatico dopo gli eventi dell'ultimo film (The Avengers/The Dark Knight), la persona cara che reagisce alla momentanea crisi allontanandosi (Pepper/Alfred), il plot twist con il finto terrorista (il Mandarino/Bane) che alla fine si scopre essere una copertura per il vero Big Bad della situazione (Aldrich Killian/Miranda Tate)...
Per non parlare del fatto che il villain ricordava davvero troppo una brutta scopiazzatura del magnifico Raoul Silva di Skyfall (che non c’entra niente con Batman ma ce lo metto lo stesso).
Come dicevo, non sarebbe nemmeno una tragedia, se non fosse che l'omino del cervello nutre un amore profondissimo nei confronti di Christopher Nolan, Christian Bale e dell'ultima produzione dell'universo di 007.
Ma i problemi non finiscono qui...
Mi riferisco in particolare all'insistenza, reiterata praticamente all'infinito, sul tema dell'identità e della maschera. Per carità è un tema interessantissimo e persino “poetico” se vogliamo, ma diciamola tutta: abbiamo capito che Tony Stark non è soltanto un uomo di latta in armatura scintillante almeno un paio di film fa.
Pensavo avessimo ben superato questo stallo tematico e contenutistico già da tempo. Negli Avengers addirittura ci scherzavamo sù!
"Take away your suit of armor and what are you?"
Per fortuna non tutto è perduto.
L’intrattenimento è comunque eccezionale e la dea fangirl interiore ha di che gioire per buona parte del film.
Si ride tanto, Robert Downey Jr. ci delizia con tutta la sua meravigliosità e i suoi ballettini, Happy guarda Downton Abbey, ci sono millemila esplosioni, bambini teneroni con le daddy issues, Jarvis dislessico, gente bruciacchiata e sputafuoco con possibili battute su “I’m the blood of the dragon” che escono fuori ogni due per tre e una quarantina di armature strabilianti...
Tutti uniti fanno Megazord, invincibile roboooot!!!
C’è un attacco sull’Air Force One, Tony Stark in versione MacGiver a combattere i nemici terroristi con i guanti da forno e le palline di Natale, un acrobazia da paracadutisti allucinante, Tony con addosso un poncho da indiano e alla fine c’è anche la seduta di psicoanalisi con Bruce Banner Himself!
Che cosa volevo di più???
Beh, ecco, questo non so dirvelo...
M’intristisce ancora di più che il termine più calzante che mi viene in mente per giudicare questo film sia BLOCKBUSTER...
Peccato.
Ora vado a farmi dare botte in testa da Hulk... magari rinsavisco...
Where have all the good men gone and where are all the gods? Where's the street-wise Hercules to fight the rising odds? Isn't there a white knight upon a fiery steed? Late at night toss and turn and dream of what I need
I need a hero! I'm holding out for a hero 'til the end of the night. He's gotta be strong and he's gotta be fast and he's gotta be fresh from the fight. I need a hero! I'm holding out for a hero 'til the morning light. He's gotta be sure and he's gotta be soon and he's gotta be larger than life I NEED A HERO!!!
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake