Hermann hesse , dall'india

Da Silvy56

FIUME DELLA FORESTA VERGINE Da mille anni scorre,attraverso la foresta e vede le capanne degli uomini bruni e ignudi,fatte di legno e di giunchi intrecciati,sorgere e crollare.La sua acqua voltola nel tiepido flusso.Foglie e rami e nero limo primordiale.E fermenta nella fiamma erta del sole.Di notte viene la tigre e l'elefante e vi bagna rumorosamente le sue forze pesanti e ruggisce di cupa voluttà per la foresta.A riva fruscia tra il torbido fango e le canne il greve coccodrillo,oggi come già da mille e centomila anni; agile e ombroso squarcia il canneto il feroce giaguaro. Qui vivo quieto in mezzo alla foresta.Nella casa di giunco e nella piroga leggere e solo a tratti un'eco del mondo umano risveglia ricordi assopiti.Ma a sera,quando la notte d'improvviso s'avvicina ostile,indugio sul fiume e ascolto, e afferro qua e là,vicino o remoto,qualche suono vagante.Canti di voci umane nella notte.Son cacciatori e pescatori,colti dal buio nella fragile barchetta come bambini presi da profonda paura.Paura della notte e del coccodrillo e degli spiriti dei morti.[....mi corico; tutt'intorno la notte,la foresta e il vitreo stridio delle cicale,finchè il sonno mi rapisce e la luna consola il mondo col suo freddo raggio...]

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