The battle between the descendants of the founder of the French maison and the giant controlled by Bernard Arnault continues.
Una holding che riunisca oltre il 50% del capitale della società quotata Hermès International per contrastare il tentativo di presa di controllo da parte di LVMH: questa l’operazione decisa durante la riunione della famiglia che conferma l’unità d’intenti nel lungo periodo
Parallelamente, mentre l’Amf sta indagando sulle modalità dell’ingresso nel capitale del gruppo francese di prodotti di lusso da parte di LVMH, la belga Deminor, che si occupa di tutelare gli azionisti di minoranza, ha chiesto a sua volta delle precisazioni al presidente Bernard Arnault. Secondo la stampa estera Deminor vorrebbe sapere, in particolare, quale processo decisionale ha portato il colosso a investire 1,45 miliardi di euro in Hermès. “Quando si è tenuto un board meeting per autorizzare questa decisione?”, si domandano alla Deminor, vedendo come controverso anche il ruolo degli istituti di credito Crédit Agricole Investment Bank, Société Générale e Natixis nella questione dei derivati, che hanno consentito ad Arnault di arrivare a controllare il 17,1% del capitale di Hermès, senza darne prima comunicazione al mercato. LVMH non avrebbe, da parte sua, nessuna volontà di rispondere, interpretando l’intervento di Deminor come una “campagna” contro la società e i suoi dirigenti.
Il fatturato di Hermès International è salito del 30,5% a 590 milioni di euro nel terzo trimestre, sulla spinta della buona performance di tutti i settori di attività, ma in particolare della seta (+38%) e della pelletteria (+32%).