The Dumas family is not going to sell after LVMH’s arrival.
Il futuro di Hermès è stato oggetto di numerose speculazioni dopo la morte a maggio di Jean-Louis Dumas, l’ex presiente del gruppo. Ora, in seguito all’annuncio dell’acquisto del 14,2% del capitale di Hermès da parte di LVMH, la storica maison controllata al 71
“Hermès è stato informato”, si legge in un comunicato ufficiale, dell’entrata nel capitale azionario di LVMH. “Oggi, l’azionariato familiare è, con quasi i tre quarti del capitale sociale in suo possesso, largamente maggioritario e perfettamente unito per perseguire un progetto aziendale comune. Il mantenimento del controllo a lungo termine della società Hermès è garantito dal suo statuto di società in accomandita per azioni e gli azionisti della famiglia Hermès confermano che non è previsto nessun progetto di cessione significativa di capitale. La quotazione in Borsa della società consente agli investitori, che desiderano entrare nel capitale con una partecipazione minoritaria, di poterlo fare”. Circa il 20%, infatti, è quotato in Borsa dal 1993.
Il problema, adesso, è capire da chi il colosso di Bernard Arnault abbia acquistato il pacchetto azionario. Una questione che ha messo in allerta anche l’Amf, l’autorità che regola i mercati finanziari francesi. Il primo interrogativo riguarda il prezzo delle singole azioni: LVMH ha pagato i titoli mediamente 80,5 euro, una valutazione che risale a marzo 2009. Secondo alcuni osservatori, quindi, potrebbe significare che qualche investitore abbia deciso di vendere le proprie quote a un prezzo più basso di quello di mercato oppure che Arnault ha lanciato l’operazione diversi mesi fa senza, però, comunicarlo.
Dalla normativa vigente, il superamento della soglia dal 5% del capitale di una società, deve essere dichiarata prima del quarto giorno. Si richiede, inoltre, agli investitori di indicare le loro intenzioni rispetto alla soglia del 10%. Dal canto suo LVMH ha assicurato in una nota di aver rispettato tutte le regole ma potrebbe dover spiegare con più precisione l’acquisizione all’Amf.
Hermès ha archiviato il primo semestre con utile operativo in rialzo del 52% a 304,5 milioni di euro, un risultato raggiunto soprattutto grazie alle vendite del segmento pelletteria. Per il 2010 le attese sono di un margine operativo in rialzo dell’1% almeno e di vendite a tassi di cambio costanti in salita del 12%. La griffe ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto in aumento del 55,2% a 194,6 milioni e del 22,8% delle sue vendite, a 1,07 miliardi di euro.