(Io – nei pressi della Sinagoga – Juderìa – Còrdoba)
Si sceglie di viaggiare per tante ragioni.
(Colonne d’Ercole – Rocca di Gibilterra – Oceano Atlantico – una bertuccia solitaria)
Che cambiano sempre a seconda di quando si parte: personalmente ho viaggiato per scoprire, ho viaggiato per evadere, ho viaggiato per scappare. A volte ho viaggiato con le motivazioni giuste, molto spesso con quelle più sbagliate. In ogni caso ho visto, ho assaggiato, ho riso, ho riflettuto, ho pensato, ho conosciuto.
(Somewhere – Albayzìn – Granada)
Persone sorridenti che parlano una lingua incredibilmente simile alla nostra. In ogni senso.
Cibi saporiti e intensi che restano a lungo in bocca annaffiati dal perenne vino tinto.
(Jamon Serrano e Vino Tinto - BODEGAS CASTAÑEDA – Granada)
Moschee imponenti che sembrano foreste di datteri tramutate in chiese, minareti svettanti inclusi in campanili, l’oro che si mescola con la pietra, la croce che va di pari passo con una scritta che si ripete mille volte e che dice sempre “non c’è altro conquistatore che Allah”
(Palacio Nazarìes – Alhambra – Granada)
(Collegiata del Salvador – Albayzìn – Granada)
(Mezquita – Còrdoba)
(Mihrab – Mezquìta- Còrdoba)
(Mezquita – Còrdoba)
(Mezquita – Cordoba)
(Macarena Guapa! Basilica de La Macarena – Siviglia)
(Basilica de La Macarena – Siviglia)
Cavalieri che combattono contro i mulini a vento e che affilano la spada seduti al buio su ballatoi sospesi sopra locande di tagliagole mentre pensano alla loro Dulcinea ricordando che “chi ti vuol bene ti fa piangere”
(Posada del Potro – Plaza del Potro – Còrdoba)
Una rocca leggendaria sospesa tra due mari, bertucce in libertà come non puoi nemmeno immaginare, paesini bianchi incastonati tra i monti, stradine che abbracciano montagne, fonti di acqua freschissima e Jamon forte e salato, ulivi e ulivi e ancora ulivi, tramonti rosso sangue che colorano di porpora valli senza fine, stazioni di servizio che provengono direttamente da un film dell’orrore, vicoli stretti e candelabri a sette braccia e fiori coloratissimi che spuntano dal patio segreto e silenzioso.
(Una famiglia di bertucce – Rocca di Gibilterra)
(Dalla parte dell’Atlantico – Rocca di Gibilterra)
(Dalla parte del Mediterraneo – Rocca di Gibilterra)
(Accipicchia siamo DAVVERO su una delle Colonne d’Ercole!)
(Jamones Gonzàles – Trevèlez – Les Alpujarras – Sierra Nevada)
(Generalife – Alhambra – Granada)
(Somewhere tra Granda e Còrdoba)
(Albayzìn – Granada)
(Calleja de Las Flores – Judèria – Còrdoba)
(Somewhere in Andalucia – foto di Barbara Tanucci)
(Menorah – Sinagoga – Juderìa – Còrdoba)
Sangue e arena ed il cuore che batte fortissimo, e le mani davanti agli occhi, ed il tifo per il toro, ed il sangue, troppo sangue, e la bolgia del dopo corrida, la folla che spinge e che urla, le tapas mangiate in piedi, ordinate urlando, i noccioli sputati per terra, il pavimento appiccicoso, un sorso e poi un altro e uno ancora.
(Arena – Plaza de Toros de La real Maestranza – Siviglia – Foto di Barbara Tanucci)
(After party – BODEGAS CASTAÑEDA – Granada)
(Churros! Somewhere in Granada)
(Generalife – Alhambra – Granada)
(Calle Caldererìa Nueva – Granada)
I palazzi reali immersi nel verde e nella solennità del tempo che fu, i mori spazzati via dai cattolici, civiltà che si sovrappongono e che soccombono, i locali da flamenco fumosi e segreti, le mani che battono, i piedi che tengono il ritmo, Granada che incanta, Cordoba che stupisce, Siviglia che innamora.
(Palacios Nazarìes – Alhambra – Granada)
(Alhambra – Granada)
(Mezquita – Còrdoba)
(Cattedrale – Siviglia)
(Capilla Mayor – Cattedrale – Siviglia)
(La Giralda – Siviglia)
(Yummi Yummi – Nei pressi della Cattedrale – Siviglia)
(Generalife – Alhambra – Granada)
(Alcàzar – Siviglia)
(Alcàzar – Siviglia)
(Salòn de Embajadores – Alcàzar – Siviglia)
(Alcàzar – Siviglia)
(Alcàzar – Siviglia)
(Barrio de Santa Crùz – Los Gallos – Siviglia)
Olè.