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Herschel osserva la fusione di due enormi galassie

Creato il 24 maggio 2013 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Herschel - fusione di due galassie ellittiche

Credit: ESA/NASA/JPL-Caltech/UC Irvine/STScI/Keck/NRAO/SAO

Nonostante la missione dell'Osservatorio Spaziale Herschel dell'Agenzia Spaziale Europea sia terminata, i dati a disposizione continuano a fornire incredibili scoperte e a svelare i misteri dell'Universo.
Herschel è riuscito ad osservare una rara e massiccia fusione di due galassie: una collisione chiamata HXMM01, ad 11 miliardi di anni luce dalla Terra, risalente a quando il nostro Universo aveva 3 miliardi di anni.

Le immagini raccontano la storia di due galassie lontane che, unite insieme, diventano una fabbrica di stelle.

Lo studio è stato pubblicato il 22 maggio sulla rivista Nature.

Quando il nostro Universo aveva tra i 3 e i 4 miliardi di anni, era popolato da grandi galassie ellittiche, composte da vecchie stelle.
Gli scienziati si sono chiesti per diverso tempo se quelle galassie si fossero formate lentamente inglobando galassie più piccole oppure si fossero formate rapidamente con violente collisioni.

I risultati, ora, aiutano a svelare il mistero e i dati ora a disposizione suggeriscono proprio quest'ultima opzione.

"Stiamo osservando la fase più giovane nella vita di queste galassie - uno scoppio adolescenziale di attività che non durerà molto a lungo", ha detto Hai Fu dell'Università della California a Irvine, che è autore di un nuovo studio.

"Queste galassie che si fondono sono piene di nuove stelle, completamente nascoste dalla polvere", ha detto il co-autore Asantha Cooray, sempre della University of California a Irvine. "Senza i rivelatori nel lontano infrarosso di Herschel, non saremmo stati in grado di vedere attraverso la polvere".

Herschel ha lavorato per quasi otto anni ed era stato progettato proprio per osservare l'Universo nelle lunghezze d'onda dell'infrarosso: recentemente ha finito il liquido refrigerante necessario per raffreddare gli strumenti ma mentre la sua missione è terminata, agli astronomi resta ancora una notevole mole dei dati da analizzare.


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