HERTHA BERLINO-STOCCARDA 3-2 - Berlino contro Stoccarda, ovvero la capitale politica contro una delle capitali economiche tedesche. Hertha e Stoccarda si trovano difronte per la sessantunesima volta, la trentunesima all’Olympiastadion di Berlino. La situazione di classifica delle squadre è tutt’altro che entusiasmante, con entrambe posizionate appena sopra la zona-retrocessione ad un solo punto dal Friburgo terzultimo Luhukay deve rinunciare all’infortunato Schieber e propone Kalou unica punta, alle cui spalle agisce il terzetto Beerens-Ben Hatira-Stocker, mentre Veh, forte della mini-serie positiva aperta con il pareggio di Dortmund, attua pochissime variazioni e lascia in panchina Harnik, Werner e Maxim.
PRIMO TEMPO - La partita risulta gradevole sin dalla prime battute grazie all’atteggiamento assunto dalle due squadre, che decidono di affrontarsi a viso aperto. La compagine ospite si fa leggermente preferire. E al quinto minuto, sugli sviluppi di una rapida transizione, trova il vantaggio grazie a Leitner che, servito ottimamente da Klein, batte Kraft con un potente piatto destro; da sottolineare lo splendido tacco di Ibisevic in direzione dall’accorrente Klein, bravo, poi, a fornire l’assist vincente. Hertha allo sbando per cinque minuti, ma lo Stoccorda non riesce ad approfittare dalla situazione psicologicamente favorevole. Con il passare dei minuti, però, la squadra berlinese guadagna campo e crea un paio di buone occasioni; in una di queste, Kirschbaum compie una prodezza su un’insidiosa conclusione di Kalou. Al ventesimo, al termine di un’azione insistita della squadra locale, Stocker viene steso in area e guadagna un calcio di rigore per i locali: dal dischetto si presenta Kalou, che spiazza Kirschbaum e pareggia i conti.
La squadra di Luhukay insiste e, dopo solo tre minuti, sfiora il raddoppio con Ben Hatira, autore di un pallonetto impreciso che non inquadra lo specchio della porta. Dopo venticinque minuti spumeggianti, la gara cala d’intensità. L‘Alte Dame prova ad imporre il proprio gioco, che risulta però lento e prevedibile. La gara si riaccende nel finale di frazione. Al minuto quarantatré, Kostic batte un calcio di punizione, Ibisevic – pur non toccando la sfera – riesce a mettere in difficoltà Kraft, che, disorientato dal mancato colpo di testa dell’attaccante bosniaco, si rende protagonista di un goffo (ma efficace) intervento. Sul ribaltamento di fronte, Stocker s’inventa uno splendido assist per Ben Hatira, autore di una girata di sinistro che, seppur con qualche difficoltà di troppo, viene respinta da Kirschbaum.
SECONDO TEMPO - L’avvio del secondo tempo è decisamente a tinte biancorosse. La squadra di Veh fa girare bene il pallone e costringe l’Hertha nella propria metà campo. Al quinto, Kraft riesce a respingere un insidioso colpo di testa di Ibisevic, mentre cinque minuto più tardi, a causa di un contatto “sospetto” fra Heitinga e Rudiger, il VfB reclama infruttuosamente la concessione di un calcio di rigore. Gioca meglio lo Stoccarda, ma a passare in vantaggio è l’Hertha: Rudiger perde palla sulla trequarti berlinese, l’Hertha riparte a folle velocità verso l’area avversaria, dove Kalou, dopo aver vinto un contrasto con Schwaab, rifinisce nel migliore dei modi l’assist di Stocker e infila sul primo palo Kirschbaum. La squadra ospite si sbilancia totalmente in avanti, alla ricerca disperata del goal del pareggio. Ci prova al settantesimo il giovane Kostic, bravo a superare Schulz ma impreciso nella conclusione, che si spegne sull’esterno della rete. Passano solo tre giri di lancette e i capitolini calano il tris: Ben Hatira si beve Schwaab con uno splendido gioco di gambe e crossa divinamente in area di rigore, dove Beerens s’inserisce con i tempi giusti e insacca in spaccata.
La gara, però, non ha ancora finito di riservare emozioni. Ad un quarto d’ora dal termine, lo Stoccarda va vicinissimo al goal con Ibisevic, autore di un colpo di testa, che non inquadra lo specchio della porta per una questione di centimetri. Ma sette minuti più tardi, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Leitner, la squadra biancorossa accorcia le distanze grazie ad un autogol di Wagner, che devia di testa all’interno della porta difesa da Kraft. Finale arrembante degli ospiti, costantemente nella metà campo avversaria. La squadra di Luhukay, però, stringe i denti, non corre più alcun rischio e, seppur a fatica, porta a casa tre preziosissimi punti. Per la Vecchia Signora del calcio tedesco, il futuro è ora un po’ più tranquillo.
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