Il principato di Montecarlo si trova a breve distanza da Imperia. E’ sempre stata una delle gite classiche, il sabato sera prima della partita del Munego piuttosto che la domenica sulla splendida spiaggia del Larvotto. Fra le meraviglie di Monaco, quella che sempre ha suscitato in me emozioni ed ammirazione è sicuramente mosaico disegnato da Victor Vasarely. Ho passato ore a tentare di capire il significato di questa gigantesca opera senza mai trovare una collocazione precisa al genio del pittore ungherese. Riguardando i suo quadri in molti vedranno delle semplici composizioni geometriche: il genio di Vasarely va oltre, troppi dimenticano il tempo e la visione annebbiata dall’uso della computer grafica. Ho ammirato di recente il Vasarely’s Hexa Grace e come sempre non sono riuscito ad andare oltre: mi sono fermato e ho pensato. Non ho mai voluto fotografare il mosaico di Vasarely, ho sempre pensato di non essere pronto ad imprigionare certe emozioni; forse però adesso è giunto il momento di fermare l’attimo.
Ho scritto questo post nell’ottobre del 2006. Sabato scorso ho deciso, dopo quasi 10 anni, che l’ora era giunta. L’Hexa Grace – La ciel, la mer, la terre – realizzata nel 1979 dalla Fondazione Vasarely Aix-en-Provence è un’opera meravigliosa di Victor Vasarely. Intorno si snoda il Fairmont Monte Carlo (che io chiamo ancora Loews), uno tra i più esclusivi hotel a Monte Carlo e tra i più grandi in Europa: 602 stanze e suite, due ristoranti, bar e lounge, 18 sale convegni, una piscina esterna riscaldata tutto l’anno. Le foto non sono niente di straordinario, ho sbagliato l’ora (meglio l’alba) e non mi sono accorto che aspettando avrei perso anche gli ultimi raggi di sole. Poco male, importante era andare lì e fotografare. E sono tornato per qualche minuto nel passato.