Inaugurata la mostra “SiciliArte 2011” che espone opere pregiate
CATANIA – «L’arte esce dal “tempio” delle accademie e si apre a una visione senza barriere o etichette. È il potere che il mercato le concede, perché l’arte per essere apprezzata, stimata e valutata deve rendersi fruibile a tutti» esclama il critico d’arte Francesco Gallo poco dopo aver tagliato ieri pomeriggio – mercoledì 23 marzo – il nastro inaugurale di “SiciliArte 2011”, la mostra internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea che sino a domenica 27 marzo sarà ospitata al polo fieristico Etnaexpo, all’interno di Etnapolis a Belpasso. Al suo fianco il direttore di Etnaexpo Salvatore Piana, il direttore di Etnapolis Alfio Mosca, il preside dell’Accademia di Belle Arti di Catania Enzo Indaco, e Liliana Nigro, docente dell’Accademia e componente del comitato consultivo che giudicherà i lavori degli artisti emergenti al concorso “La sicilianità, arte e folklore”.
«La bellezza, la cultura, l’arte appartengono all’intera comunità, non possono più essere considerate privilegio di pochi» sottolinea Piana, visibilmente soddisfatto per l’ampia partecipazione di artisti e per la ricchezza quantitativa e qualitativa della mostra. «Oltre 50 espositori – aggiunge – tra artisti provenienti da tutto il mondo e gallerie d’Arte siciliane e nazionali di grande prestigio».
«La ferma convinzione che l’arte non si giudica ma si sceglie nella sua diversità, e dunque che sia un bene di tutti e non di un’élite, ci ha spinto a realizzare questa mostra all’interno di un spazio inconsueto come un Centro commerciale – afferma Mosca – i visitatori di Etnapolis hanno accolto con entusiasmo questa scommessa».
Appena aperta al pubblico, la mostra ha svelato alcuni dei suoi tesori più preziosi, come l’esclusiva collezione dei “Dipinti Murali di Pompei” per la prima volta al mondo in esposizione. Proprietà di un estimatore d’arte, Francesco De Martino, i dipinti riproducono le tavole cromolitografiche contenute in un magnifico libro di grande formato, pubblicato verosimilmente dopo la scoperta archeologica di Pompei, avvenuta tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. Le 20 tavole incise da Vincenzo Loria “fotografano” con accuratezza e assoluta fedeltà la vivacità e la potenza dei colori originali degli affreschi di Pompei così come si presentavano al momento della loro scoperta e come oggi noi non potremo mai più ammirare. «Si presume che il volume sia stato prodotto solo in 100 copie – confessa De Martino, che per anni ha custodito questo grande patrimonio storico – e la sua stampa si può datare intorno al 1886 perché l’anno dopo è stata scritta una recensione sul The New York Times che ne elogia i contenuti. Oggi queste bellezze tornano a brillare ed è un fatto che mi riempie d’orgoglio» afferma l’appassionato che sta divulgando nel mondo questo patrimonio tutto italiano anche grazie all’applicazione App store Pompei Dm, per iPhone e iPad.
Dall’antichità alla modernità il passo è breve a “SiciliArte 2011”: proprio dinnanzi all’ingresso di Etnaexpo il visitatore viene incuriosito da alcune reti da letto che compongono “Sonno”, l’installazione di Alfredo Romano. E mentre Claudio Arezzo di Trifiletti lavora al progetto “Imprints” per “catturare l’energia” della gente che cammina sopra i suoi teli bianchi stesi sui corridoi di Etnapolis, all’interno della mostra campeggiano alcune delle sue opere inedite che incuriosiscono e lasciano spazio a profonde riflessioni.
La mostra è aperta tutti i giorni fino a domenica 27 marzo, dalle 10 alle 21. Ingresso libero.