La statua di cerbero scoperta dagli archeologi italiani
(Foto: Ansa)
E' stato lo stesso D'Adria a confermare la scoperta all'Ansa. Si tratta dell'antico Ploutoniom, una grotta da cui esalavano gas mortiferi. A guardia del suo ingresso una statua di marmo di Cerbero, il cane a tre teste che la mitologia greca voleva sorvegliasse l'accesso all'Ade. Accanto a quella di Cerbero è stata scoperta anche la statua di marmo di un enorme serpente, altro animale che fungeva da guardiano dell'Oltretomba greco.
L'annuncio del ritrovamento dell'antico Ploutoniom, avvenuto a marzo ad Istanbul, aveva suscitato interesse in tutto il mondo archeologico. La Porta degli Inferi era stata individuata dagli archeologi salentini grazie ai cadaveri di alcuni uccellini, ritrovati morti davanti ad una sorta di grotta, dalla quale uscivano fumi mefitici di anidride carbonica. Gli archeologi erano confortati anche dalle informazioni fornite da Strabone sul Poutoniom: "di dimensioni sufficienti per far passare un uomo, riempita di un vapore fitto e scuro, così denso che il fondo difficilmente può essere individuato. (...) Noi stessi gettammo dentro dei passeri che immediatamente caddero a terra senza vita".
La grotta è larga non più di due metri e non è stata ancora investigata. D'Adria ha definito la scoperta della statua di Cerbero un unicum di straordinaria importanza storica e archeologica. Gli archeologici italiani, intanto, continuano il lavoro di restauro dello splendido sito di Hierapolis, dove appena due anni fa hanno riportato alla luce la tomba dell'apostolo Filippo.