Una volta, sì, prima che mi spingessi fin qua, non potevo saperlo esattamente. A quel tempo il mondo sembrava ancora diverso, più facile. Le mille cose da nulla mi toccavano come fossero esperienze, diventando amiche e importanti. Ero persuaso che le circostanze esterne non sarebbero state affatto sfavorevoli. In quel periodo mi trovavo al principio della strada, come un artista vedevo tutto a tinte nette e per impossessarmene provavo semplicemente a raccontare, rivivere un’altra volta e conservare. Ma le rime si disperdono, non l’avevo capito subito, e a poco a poco ho smesso di ritrovare nomi e numeri. Perciò non disturbarti, non ti aspetto. Ora non più.
(Ascoltando High Hopes)