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High Rocks Experience

Creato il 18 giugno 2011 da Stevenprog
Arrivò il giorno del colloquio per la proposta di lavorare ad High Rocks ( il nome mi piaceva, sembrava che andassi ad un festival rock, ahahah), la grande casa ricevimenti situata alla periferia di Tunbridge Wells. Aspettai il manager italiano, Luigi, alla stazione:  la neve che vidi quel giorno la posso comparare alla neve del mio vulcano Etna. La strada per High Rocks era insidiosa e scivolosa, andavamo in furgone a circa 15 km/h, e appena arrivai alle porte del mio futuro posto di lavoro nel quale starò per sei mesi rimasi senza fiato...Mi chiesi: ‘ma davvero lavorerò qui?’. Un luogo tranquillo all’apparenza, attorniato dalle famose rocce milionarie e da una fitta vegetazione. Una casa a tre piani che comprendeva un grandissimo salone, il Barn, un semplice ristorante, Giuseppe Restaurant, un pub, The Halt, un’ altra grande sala, la President Suit e la Bell Room, e infine un grande giardino, che comprendeva l’entrata ad una piccola stazione di treno vintage a vapore, usato per celebrare vari eventi. Oltretutto al di fuori del ristorante erano presenti due edifici, usati come alloggio di tutto lo staff.  High Rocks Experience
High Rocks Experience
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Non avevo la minima idea di come si svolgesse il lavoro, non sembrava il tipico ristorantino abituale, l’impressione era totalmente differente. Piano piano capì che ogni giorno era diverso e le funzioni lavorative avevano uno schema preciso: un giorno dedicato al ‘thè dance’, in cui persone di terzà età avevano la possibilità di ballere musica tranquilla e subito dopo godersi una merenda fatta di thè e dolcetti; una serata dedicata a lezioni di salsa, sempre con il bar a disposizione; una serata disco, con gente di età media-giovane; ed infine il fine settimana dedicato specialmente a matrimoni, compleanni e celebrazioni varie.Li cominciai ad apprendere il vero inglese, stando a contatto con tantissime persone e praticando con i tanti compagni di lavoro che conobbi in quel posto. Ovviamente provenienti da svariati paesi: polacchi, portoghesi, brasiliani, spagnoli, ungheresi, italiani e qualche inglese...Tra i vari ragazzi che rimaserò più tempo lavorando lì, avendo periodicamente un cambio di personale (High Rocks richiedeva grandi capacità fisiche e mentali, hihihi), non potrò dimenticare Lucas, David, Tomas (che saluto con un abbraccio), Darek, Salvatore, Lavinia, Hugo, Ydabel, Zolt, Antonio, Costantino, Antimo, Zoltan, e gli chef Steven e Joseph.High Rocks Experience
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Iniziai ad avere confidenza con il cibo e le varie bevande inglesi, le svariate birre e innumerevoli tipi di gin e superalcolici. Scoprì cosa vuol dire lavorare fuori casa e stare mesi senza vedere i tuoi amici e parenti, i luoghi e le tue abitudini. Capì cosa vuol dire fare conto solo sulle tue forze e crescere sotto i punti di vista, aprendo gli occhi a 360°, ampliando i confini della mia mente e godersi le moltitudini di cose nuove ed inaspettate che occorrevano in quei mesi. Non posso nascondere che a volte il lavoro era molto pesante, con giornate che comprendevano 3 o 4 matrimoni alla volta, con centinaia di persone che passavo il giorno a mangiare, celebrare, danzare e bere. Indimenticabili i week-end in cui si terminava alle 4 di mattina per poi alzarsi alle 9! Centinaia e centinaia di facce nuove e sconosciute nel giro di pochissime ore. E tutto l’High Rocks dipendeva spesso dai nostri sforzi fisici, con cambi rapidi di organizzazione delle sale, con rapidità e gestione del tempo. A volte sembrava di essere in una fabbrica!High Rocks Experience
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Ma bellissimi i momenti passati in quei giorni, ricordo che nonostante il lavoro a volte fosse duro, ero fiero di aver fatto quella scelta...Me lo passai bene con i ragazzi: festini e ubriacamenti vari nella staff house, o in giro per Tunbridge Wells, con le svariate e solitarie camminate notture per ritornare al ristorante. Tutte quelle piccole cose che non dimenticherò mai di aver passato con loro...Grazie a tutto ciò, nel bene e nel male, devo dire che il mio bagaglio personale si è arricchito parecchio. Soltanto dopo tre mesi il nostro caro vento mi suggerisce qualcosa di ancora più inaspettato e bellissimo... Ad aprile il lavoro cominciava ad aumentare e gli eventi necessitavano l’aumento del personale, così un giorno, all’improvviso, ecco spuntare quella che sarà la mia futura compagna di viaggio, accompagnata da un sorriso che mi fece innamorare all’istante...High Rocks Experience
Stefano

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