Magazine Cultura

Hikaru Utada – ULTRA BLUE

Creato il 02 ottobre 2011 da Ickopowah @ickopowah

Hikaru Utada – ULTRA BLUE

album cover

A due anni dall’uscita ufficiale del primo album in lingua inglese, finalmente Hikaru decide di prendere ancora una volta in mano la penna, e dare vita al suo 4° album. Un disco a metà fra il pop etereo di DEEP RIVER e il tocco elettronico di EXODUS. Nonostante il grande successo ottenuto grazie ai vari premi vinto con l’uscita dell’album, ULTRA BLUE vende approssimativamente 910.000 copie, diventando il primo disco dell’artista a non superare il milione di copie vendute.

This Is Love si apre con una bella base elettronica influenzata da sinfonie orientali, amplificate dall’uso di strumenti tradizionali. La voce della ragazza comanda la melodia con grande classe e riesce a dare un’interpretazione senza dubbio piena di pathos. I cori che accompagnano la voce di Hikki danno spessore al brano e lo rendono senza dubbio più interessante. Anche la seguente Keep Tryin’ ha una base elettronica, ma l’atmosfera creata dalla melodia è più sognante, come se la canzone si svolgesse in un sogno, uno allegro ovviamente. La canzone raggiunge i suoi picchi nel ritornello dove sfoga tutta la sua bellezza. BLUE è l’esempio di una title-track perfetta, che raccoglie l’essenza di un album in poco più di 5 minuti. Nonostante una piccola vena malinconica che si può sentire in alcune strofe, Hikaru ha un tono prevalentemente dolce, accompagnato dall’immancabile pianoforte e da effetti elettronici molto ben utilizzati per dare forza al brano. Nichiyou no Asa è una bel flashback, un ricordo delle melodie R’n'B degli inizi, e ovviamente con una base più elaborata questa canzone rimane comunque semplice ma incantevole grazie alle melodie soffici e dolci. Del tutto diversa è Making Love che si apre con il suono di tamburi. Una canzone dalla melodia spensierata e allegra, che mostra una Hikki tranquilla e felice. La voce nasconde un’entusiasmo frizzante e primaverile, come la base della traccia. Dareka no Negai ga Kanau Koro mi ricorda tantissimo il mio adorato DEEP RIVER. Una melodia spoglia, dove un pianoforte e una chitarra accompagna la dolce e struggente interpretazione di Hikaru con una meravigliosa base acustica. Una canzone che mette i brividi, così come COLORS che mostra i segni di un iniziale sperimentazione da parte dell’artista, essendo la canzone uscita 6 mesi dopo il suo terzo album, che aveva un sound completamente diverso. COLORS si veste di un’atmosfera misteriosa, a tratti sensuale, dove la potente voce di Hikki domina incontrastata, per creare un’effetto senza dubbio epico. One Night Magic feat. Yamada Masashi è una canzone allegrissima, senza dubbio un cambio che si sente nell’album, e che io personalmente non riesco a mandare giù. Tolto il testo alquanto bizzarro e carino, la base non riesce per niente ad attirare la mia attenzione. Il pezzo peggiore del disco, senza dubbio. Kairo la troviamo vorticare in mezzo ad una melodia forte e triste allo stesso tempo. I suoni strazianti degli strumenti si mescolano potentemente con la voce di Hikki, che quasi sembra dover piangere a tratti. WINGS ci ripropone di nuovo quei toni spensierati che poco prima avevamo già sentito. É veramente piacevole sentire un’ Hikki così dolce e spensierata. Be My Last invece ci porta  una ventata di nostalgia, triste nostalgia. Una canzone che ancora una volta mostra la grande maturità che la cantante possiede, una maturità notevole per la giovane età. Una canzone che non stanca mai, forse per le lunghe note che si ripetono nel ritornello o per l’effetto avvolgente della voce della ragazza. Dopo Eclipse che ci fa da misteriosa e particolare interlude troviamo la magica Passion. Una delle canzoni più belle dell’intera carriera della ragazza. Il ritmo incredibilmente orecchiabile e misterioso riescono a rendere il brano una calamita per le orecchie, e la voce  non fa che amplificare questo effetto. Sembra quasi di essere catapultati in un mondo parallelo, pieno di nebbie e figure strane.

Senza dubbio questo album non può che confermare la grandezza di questa artista che per l’ennesima volta sfodera tutte le sue abilità nel creare, dando vita ad un disco emozionante, pieno di energia, mistero e sentimento.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines