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His Clancyness presentano Vicious, il primo album ufficiale

Creato il 08 ottobre 2013 da Ilovegreen @ilovegreen_blog

His ClancynessTorniamo a parlare di musica, quella buona, torniamo a parlare di dischi, quelli belli.
Ieri, lunedì 7 ottobre, è uscito Vicious, disco d’esordio di una delle realtà musicali più interessanti a livello europeo, His Clancyness.
Dire His Clancyness è un po’ come dire Jonathan Clancy, il cantante-chitarrista canadese, adottato da Bologna, che avevamo conosciuto grazie ai suoi precedenti progetti musicali: Settlefish e A Classic Education. Ma probabilmente è proprio Vicious il disco che meglio rappresenta, e racconta, Jonathan, grazie a dettagli, particolari e sfumature sia nelle parole che nella musica.
Un album denso, pieno di richiami ed influenze diversissime, tra cui Sonic Youth, Velvet Underground, e The Beach Boys. Un disco da cui emerge l’equilibrio di ogni singolo strumento e la ricercatezza di testi che, senza nulla togliere ai musicisti italiani che scelgono di cantare in inglese, solo un madrelingua sa generare.

His Clancyness Vicious
Ma veniamo alle dodici tracce di Vicious. Ad aprire ci pensa “Safe Around The Edges”, cui segue un geniale uso del synth in “Miss Out These Days”. “Gold Diggers” è una ballata dal gusto country, dolce nella melodia eppure inesorabile nelle liriche. Passando per “Hunting Men” si arriva a “Slash The Night”, dove un omicidio notturno è raccontato grazie ad un sapiente connubio di batterie sintetiche e batterie vere. “Run Wild” è costruita su synth e su chitarre luminose, e sembra confluire quasi naturalmente in “Machines“. “Avenue” è l’unica canzone che si discosta dal sound e dalle storie statunitensi finora raccontate, perché registrata e dedicata  a Bologna. In “Crystal Clear” a farla da padrone sono le pulsazioni del basso e le tastiere che conducono ad un ritornello davvero ricco. Si arriva così a “Zenith Diamond”, il singolo che ha anticipato l’uscita del disco, e che Clancy descrive così: “it’s a glam punk wire song”. L’album prosegue con la strumentale “Castle Sand Ambient”, episodio rilassante che si gonfia piano piano; per chiudersi poi con “Progress“, che risucchia l’ascoltatore in un vortice colorato.
Questo è un esordio non comune, comprovato anche dal fatto che il gruppo ha firmato un contratto con la FatCat, la label inglese che ha pubblicato, tra gli altri, anche Sigur Ros e Animal Collective.
Il tour, la cui prossima data è prevista per giovedì 10 ottobre a Torino, vede His Clancyness trasformasi in un quartetto, formato da Jacopo Borazzo, Giulia Mazza, Emanuela Drei e ovviamente Jonathan Clancy.

His Clancyness presentano Vicious, il primo album ufficiale


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