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Histoire #7 Shoot 4 Change. Lusso #2 La dignità di uno sguardo

Creato il 20 agosto 2011 da Stezizzi

Ho conosciuto Antonio Amendola durante le mie vacanze in Puglia, interessata al suo progetto Shoot 4 Change che seguo da circa un anno, anche attraverso il gruppo su Facebook. L’incontro si è rivelato pieno di sorprese, prima tra tutte: la professione ufficiale di Antonio non è solo quella di fotografo come pensavo. E questo ha reso la conversazione con lui ancora più interessante, non solo rivelando come una forte passione possa essere portata avanti parallelamente al proprio lavoro, ma come talvolta possa offrire un “privilegio” alla propria vita e a quella degli altri.

Partendo dal concetto di cambiamento, Antonio spiega che il progetto S4C nasce da un workshop di beneficenza tenuto a Bari nel giugno 2010 ed ideato in seguito ad un reportage fotografico, realizzato a l’Aquila subito dopo il terremoto, i cui proventi sono stati devoluti all’Ospedale di Coppito della città.

Da quel momento ha iniziato a riflettere sull’influenza che l’immagine di una storia locale può avere sul mondo intero, unendosi ad altrettante storie che insieme ad essa diventino riflesso di realtà spesso sconosciute.

S4C non si limita a raccontare storie, ma cerca di portare un contributo pratico a certe realtà realizzando reportage o servizi fotografici professionali del tutto gratuiti per Ong, Onlus ed altre iniziative sociali che non hanno i mezzi finanziari o logistici per potersi permettere campagne di comunicazione.

In Une Histoire de Luxe la parola “lusso” si libera di ogni connotazione materiale concentrandosi su un punto di vista, su un’emozione che rende speciale una storia, un’idea, un progetto. Nel progetto di S4C il lusso è il privilegio, afferma Antonio, di poter raccontare certe storie. Ma il lusso è anche l’amore per se stessi che può nascere dalla percezione della propria bellezza attraverso la forza di un’immagine che fa da specchio all’identità, “certifica” la propria esistenza e restituisce valore sociale alla persona. Ne è un bellissimo esempio l’iniziativa Help-Portrait  realizzata all’interno di Binario 95 , il centro di accoglienza per senza fissa dimora a Roma.

Un racconto può nascere dall’intrecciarsi di tante storie simili o dalla molteplicità di sguardi su una stessa storia. L’interconnessione creativa (crowdcreativity) di persone sconosciute tra loro che hanno contribuito a raccontare una storia è alla base della filosofia della crowdphotography, un concetto nato in seguito a quanto successo in occasione della Marcia Mondiale per la Pace. La proposta lanciata in rete a quanti volessero contribuire alla copertura fotografica della Marcia in Italia ha coinvolto sia amatori che professionisti in numerose città, anche all’estero. Ognuno ha raccontato la propria storia che, insieme ad altre, ha dato vita ad un racconto unico e molteplice allo stesso tempo.

L’impegno locale, intrecciandosi con quello di altre iniziative locali, realizza obiettivi a livello globale. Riportare l’attenzione della gente su problemi sociali, raccontare ciò che viene dimenticato, ciò che è svalutato o ignorato. Questo è il lusso della community di Shoot 4 Change.

Ringrazio Antonio Amendola per l’estrema disponibilità, per quest’intervista/chiacchierata e per il prezioso messaggio che promuove.

Stefania

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