Come è arrivata Julie all’Hitball?: “Come quasi tutti compiendo i passi classici. Prima nelle scuole medie, poi al Liceo, quindi scoprendo che c’erano delle squadre anche extrascolastiche che davano vita a dei veri e propri campionati. Sono partita da quello base ed ho scalato le categorie. Il fondatore dell’Hit Ball, Luigi Gigante, lo ha voluto fin dal principio sport misto e pertanto possono competere accanto agli uomini, che sono la maggioranza, anche le donne”. Nella massima serie sono quattro, compresa Julie: “Una soddisfazione far parte della squadra che per il secondo anno consecutivo, il terzo negli ultimi 4 anni, ha vinto il titolo. Non posso competere in potenza con i miei compagni di avventura, ma la mia funzione è un’altra. Orchestro il gioco e uso la lucidità in alcuni frangenti dei confronti per ottimizzare i valori degli altri”.
Chi sono i compagni di squadra di Julie?: “Daniel Guzzafame, il bomber, giunto al 10° scudetto di carriera e alla sua 13.esima finale, leader del gruppo, Marcello Garino, Lorenzo Balbi, Roberto Villa, Lorenzo Ferraris, Andrea Cauda, Hermes Delgrosso, capitano e memoria storica della società”. Sport che avrebbe un notevole potenziale in prospettiva ma sconta la carenza di spazi: “Sono pochissimi – conferma Julie – e rischiano anche di sparire. Attualmente il fulcro è il Pala Hit ubicato in via Sansovino (zona Strada Altessano) a Torino. Poi ci sono le palestre delle scuole.
Quante volte vi allenate?: “In media due alla settimana, con sedute di circa due ore. L’allenamento principale, di squadra e irrinunciabile, va in scena al Pala Hit, l’altro nelle palestre scolastiche. Alla base la voglia di stare insieme e condividere la passione per lo sport. La socialità che ne consegue è un aspetto naturale”. In primo piano anche una sorta di filosofia di vita e comportamentale: “Nella nostra specialità il fair – play è la nota dominante. Lo si riscontra in campo, nell’atteggiamento di molti giocatori, e fuori. I toni non sono mai esasperati anche se la componente agonistica fa la differenza nei confronti serrati”.
Come quello che ha assegnato l’ultimo tricolore?: “Certamente – prosegue Julie Carpinelli – La sfida contro Le Iene è stata esaltante fino all’ultimo punto. Il match di ritorno, gara 2, si è concluso 53-52 per noi ma avrebbe potuto anche avere esito differente fino all’ultimo secondo. Nelle loro fila figurano grandi giocatori come Mirko Violetto, plurititolato, e Raffaele Francone, tra l’altro un ex. Anche il piacere di trovare come avversari degli amici con i quali si sono condivisi percorsi, allenamenti, situazioni di vita, rappresenta il bello dell’Hit Ball”.
Un successo meritato e motivante: “Siamo carichissimi e vogliamo ripeterci nel 2015”. Intanto, per prepararsi, Julie è ancora in corsa in un torneo femminile che ha visto al via sette formazioni, con le compagne del Cristal Ball: “Sabato 7 giugno, dalle 17, andrà in campo il testa a testa contro Le Incredibili. Siamo entrambe imbattute e non vediamo l’ora di misurarci”. Per chi volesse apprendere i segreti della disciplina, al Pala Hit di via Sansovino le protagoniste sono pronte a svelarli, nel rispetto delle avversarie e degli alti valori dello sport.