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H&M sfila a Parigi, fra total black e allure Seventies

Creato il 28 febbraio 2013 da Cristina

sfilata
Attesissimo il debutto sulle passerelle della fashion week parigina per H&M, il colosso del pronto moda.. Come tutti, ero molto curiosa di assistere a questa sfilata. L’orario, fissato per le le 21.30, già lasciava presagire qualcosa di completamente diverso dal solito.
E così, mi collego allo streaming, ammazzando il tempo con amiche blogger che anche loro erano on line e attendevano l’evento.
Dopo 45 minuti di attesa in cui abbiamo assistito alle bevute degli ospiti e a musica per pianoforte molto soft, inizia lo show.

Che dire? Ha predominato il tutto nero. Lo stile era sbarazzino e scanzonato, shorts e minigonne cortissimi, stivali alti, berretti. Uniche note di colore: un outfit beige-pesca e un abito rosso.
I dettagli sono pizzo, frange e oro. Memorabile l’abito lungo, appunto dotato di frange color oro. Sì, non c’è stata molta varietà in effetti.
Mi rendo conto che era moltissimo tempo che non scrivevo un articolo con una certa vis polemica, ma questa volta è d’obbligo, e non perché la collezione non sia stata di mio gradimento: sappiamo tutti che non era Dior Couture. Il problema era rappresentato dall’impossibilità di seguire i passaggi delle modelle, dal momento che il percorso si ramificava per le – seppur splendide – zone del giardino del Musée Rodin (in cui peraltro hanno sfilato le più grandi maison come Dior e Ysl), in un allestimento pensato come un elegante appartamento parigino degli anni ‘70.
Devo dire che i movimenti risultavano disordinati, in uno spazio così chiuso e ristretto, e a poco son valse le inquadrature, seppur molto suggestive, degli scorci e dei corridoi. Le modelle si incrociavano e si incontravano trasmettendo una sensazione di caos, e la visione dei capi ne ha risentito.
Devo dire che un’altra cosa che mi ha lasciato perplessa è stato il mood della sfilata. Le modelle sorridevano dritto nell’obiettivo, passeggiavano con un andamento che da anni non si vedeva più, cioè ancheggiando e muovendo le braccia, e durante l’uscita finale una di loro si è addirittura fermata per salutare un amico che era fra il pubblico. Atmosfera da sfilata improvvisata per stilista emergente. Effetto probabilmente voluto, cercato. In linea con la scelta del periodo di riferimento, che, come abbiamo già osservato sono gli anni ’70.

Puntare , su una collezione moda nera e sexy non è stato proprio un progetto innovativo, per un brand che ci ha abituato a collaborazioni sorprendenti e a innovazione.

La collezione sarà in vendita in circa 200 store nel mondo e online dal prossimo 5 settembre.


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