Dopo quattro anni sono ritornata a Roma: la capitale, la città eterna, la grandezza dell’arte ha catturato anche i miei uomini. Voglio aprire la serie dei miei post di vacanza su Roma, con quello dedicato ai ristoranti in cui ho cenato…
Abbiamo iniziato con un aperitivo in Piazza Navona seduta proprio davanti alla Fontana dei Quattro Fiumi…
Ai lati della piazza, dove appunta svetta imponente in tutta la sua bellezza la fontana, è un susseguirsi di bar, ristoranti dove da seduti oltre che godere del caldo primo sole primaverile, è bello godersi anche la vita che si svolge lungo la piazza: artisti di strada con varie fantasie di interpretazione regalano ai turisti di tutto il mondo un’atmosfera magica e metropolitana… con sottofondo canzoni e musica dal vivo. I pittori con i loro colori e tecniche, catturano gli angoli più suggestivi della città. Caricaturisti offrono simpatici ritratti ai turisti. La fontana fu creata da Gian Lorenzo Bernini su ordine di Papa Innocenzo X. Le quattro statue rappresentano i fiumi della Terra, uno per ciascuno dei continenti fino ad allora conosciuti: il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio della Plata. Sulla fontana sono raffigurati anche sette animali, oltre alla colomba bronzea in cima all’obelisco ed ai delfinetti nello stemma dei Pamphilj: un cavallo, un coccodrillo, un leone, un dragone, un serpente e infine un serpente di mare e un delfino.
Per uno Spritz vi consiglio il bar/ristorante “Tre Scalini”:
A pochi metri da Trinità dei Monti dove vi è la famosissima Scalinata di Piazza di Spagna – la zona che più abbiamo vissuto di sera avendo scelto l’albergo in questo rione di Roma – abbiamo cenato in ristoranti di tradizione ma anche di nuova generazione sempre con una finestra aperta sulla bontà dei piatti romani.
La prima serata abbiamo cenato presso “EnOsteria Capolecase”, un ristorante molto carino, di arredi moderni curato nei particolari e gestito con molta tranquillità, la stessa che credo ogni turista cerchi soprattutto la sera dopo lunghe e stancanti passeggiate per i vicoli romani. La base della cucina rimane quella di tradizione romana ma con una ricerca particolare di qualità, di freschezza, di stagionalità delle materie prime. Partiti già da Como con la voglia di assaggiare la vera cucina romana, qui in EnOsteria, abbiamo assaggiato “La Gricia” ovvero un’amatriciana bianca: rispetto all’amatriciana classica, è appunto bianca - senza pomodoro – ma si utilizza comunque del guanciale, del pecorino romano e del pepe. La sua origine si pensa sia addirittura antecedente all’importazione del pomodoro in Europa e che fu inventata dai pastori laziali. L’altro piatto che ci siamo goduti sono stati gli “Spaghettoni Cacio e Pepe”: sembrerebbe un piatto semplice da realizzare ma non è così; infatti è proprio la qualità delle materie prime che rendono questo piatto veramente eccezionale, la giusta piccantezza del pecorino sarà proprio l’ingrediente che fa la differenza oltre alla mantecatura morbida e assolutamente non pastosa.
Prima dei primi piatti tipici romani, ci siamo gustati la Tartare di Fassona e un prosciutto crudo con mozzarella di bufala. Per Matteo un buon piatto di pasta con pomodoro e un battuto strepitoso di basilico. Se capitate a Roma e cercate un posto carino, rilassante con un della giusta atmosfera, questo ristorante fa proprio per voi. Pulizia perfetta, personale cordiale molto tranquillo, ambiente non troppo grande con luce diffusa e musica in sottofondo, tavoli ben organizzati, molto disponibili anche con il bambino e con le esigenze del caso. Prezzi nella norma, circa 80-90 euro in tre con due calici di vino bianco e rosso entrambi romani, acqua, coca, caffè. EnOsteria Via di Capo le Case n. 53 – 00187 Roma (RM) Telefono: (+39) 06 6786115 – Email: [email protected] Il secondo ristorante di cui vi voglio parlare è proprio una classica trattoria romana: “La Scalinata” a pochi passi dalla scalinata appunto di Piazza di Spagna, vicino alla Fontana de Trevi. Appena si entra si respira aria di trattoria, di osteria e vineria con una saletta ricca di quadri con scene di ordinaria vita romana e un locale a vetri a parte atto al taglio dei salumi che sono esposti in bella vista per regalare agli ospiti la goliardia del buon cibo. Un corridoio, che attraversa le cucine, porta in una seconda sala. A primo impatto ho trovato i tavolini troppo vicini ma l’atmosfera di vera romanità fa sparire anche questo piccolo “inconveniente”. Inoltre il buon e simpatico maitre rende la permanenza molto piacevole, cordialissima la titolare. noi abbiamo gustato piatti tipici romani: non abbiamo resistito alla classica bruschetta al pomodoro che a Roma in tutti i ristoranti fa da antipasto, a seguire per me un abbondante piatto di spaghetti all’amatriciana, per Marco la famosissima coda alla vaccinara e gustarci poi un piatto veramente buono ovvero le puntarelle alla romana con una cremina di acciughe e aglio a dir poco strepitose il tutto innaffiato con un buon rosso del Lazio.
Ambiente comunque confortevole malgrado i tavoli vicini, staff simpatico ed efficiente, molto carini e disponibili con i bambini, prezzi nella norma di 70-80 euro in tre con due bruschette, un primo piatto, due secondi piatti, un contorno, vino rosso una bottiglia, due caffè e acqua. Se volete proprio mangiare la cucina romana di tradizione senza molte pretese, questa è la trattoria che fa per voi!
via S. Andrea Delle Fratte, 32 – Roma
per info e prenotazioni (+39).06.69942067
Quando siamo usciti da San Pietro, un acquazzone primaverile ci ha completamente investiti e siccome era ora di pranzo, abbiamo optato per un pranzo al posto di un panino o facaccia.
Proprio dietro Città del Vaticano – di fronte al retro della Sala Nervi – abbiamo scoperto questa trattoria che più di città sembrava di paese ovvero un ristorante senza molte pretese che però ci ha decisamente conquistato. L’oste molto educato, pacato e tranquillo ci ha ospitato nella prima saletta: siamo alla trattoria “La Pilotta – da Mario”. Abbiamo iniziato con una bruschetta che fra tutte quelle mangiate a Roma in questi giorni e non solo, era a dir poco sublime: pane croccante al punto giusto ben caldo, pomodoro profumato e ben regolato di sale e origano con un filo di olio evo che mi ha fatto fare la scarpetta… Poi ci siamo gustati i famosissimi saltimbocca alla romana con i carciofi fritti entrambi molto buoni. Per Matteo una pizza e coca. Da bere birre e acqua, due caffè e ahimè il conto un po’ sopra la media rispetto ai due ristoranti citati sopra. Sarà perché si trova proprio dietro al Cupolone?
Comunque il locale è pulito, i bagni – anche se un po’ datati e posti al piano di sotto a cui si accede tramite una scaletta stretta – molto puliti; il proprietario cordiale e pacato. La posizione strategica con fermata di autobus proprio accanto. Perfetto per i turisti.
La Pilotta (Da Mario)
Via di Porta Cavalleggeri 35, Roma
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