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Pensavo in qualcosa di meglio, pensavo di ridere un po’, invece sono rimasta tranquilla sul divano e niente più; eppure sono pazza di Hugh Grant, non parliamo della mitica Sara Jessica Parker. La storia parla di una coppia molto apprezzata nei propri lavori nella ormai strafamosa città di New York, che orfana delle sue torri gemelle, vede la Statua della Libertà la miglior scena d’entrata per descrivere l’inizio di dove è ambientato il film; l’avvocato Paul/Grant è sposato con l’agente immobiliare Meryl/Parker che scopre la sua infedeltà provocando una seria crisi nel loro matrimonio. Si scoprirà poi che l’infedeltà è stata subita da entrambi. Paul cerca in tutti i modi di risanare il loro rapporto ma i guai non finiscono per la coppia che malgrado loro, si trovano testimoni di un omicidio mentre stanno cenando in un ristorante di NY. Costretti dall’FBI ad entrare in un programma di protezione testimoni, lasciano di nascosto la città per una meta top secret dove saranno costretti ad una convivenza più stretta di quando erano a NY fino all’arresto del killer. Dovranno cambiare anche il loro cognome diventando “Foster”: la piccola cittadina che li ospiterà è Ray nel Wyoming; i ritmi e le abitudini sono completamente all’opposto della grande città. Vegetariani e salutisti per abitudine, si vedranno costretti a mangiare cibi a base di carne, faranno i conti con la natura e tutti i suoi pericoli. Ecco la scena più divertente – a parer mio – del film in cui i dui si vedono costretti a difendersi da un orso bruno. Per ammazzare il tempo, cercheranno anche di adattarsi ai lavori manuali tipici di un ranch quali spaccare legna, tirare al bersaglio con fucili da caccia. Intanto iniziano a parlare, confessando reciprocamente le proprie insicurezze, legate anche al diventare genitori, e riappacificandosi. Nel frattempo, una telefonata da parte di Maryl viene intercettata dal sicario, che riesce così a localizzarli. L’ultimo giorno di permanenza a Ray, poco prima di recarsi ad un rodeo, i due litigano, e restano lontani dallo sceriffo che ha il compito di proteggerli. Vengono avvicinati e inseguiti dal killer, che viene però ostacolato dall’intera cittadinanza di Rey, divenuti amici dei “Foster”. Con tutti loro come testimoni e il criminale in prigione, i Morgan possono tornare in città con la loro identità, felicemente insieme e finalmente genitor bisi.