“Ho cercato il tuo nome” è un romanzo pieno di sentimento, in cui il protagonista principale è il destino, una storia d’amore davvero intensa, toccante e raccontata in modo stupendo e che ti porta a vivere ogni attimo del libro in modo coinvolgente.
Il romanzo è raccontato attraverso trentotto capitoli, i quali sono sottotitolati e danno subito l’idea di quale sia il tema principale del capitolo stesso.
Ambientato a Hampton County nel South Carolina, una cittadina che sorge sulle sponde del South River.
Il libro si apre con l’incontro tra il protagonista maschile della storia, Logan Thibault e il vicesceriffo del paese, Keith Clayton. Un vicesceriffo un po’ particolare, infatti, si diverte ad andare in giro a sorvegliare le spiaggette nascoste, non tanto per scacciare e punire i disertori di una delle regole principali, ossia il divieto di nudismo, ma si diverte a guardare e fotografare le ragazze nude che prendono il sole sulle spiaggette e non solo, si diverte pure a fotografarle. Ma stavolta qualcosa è andato storto nella sua routine, infatti, dopo aver lasciato per terra la macchina fotografica (convinto d’essere solo lui nel boschetto) si dirige verso le ragazze e iniziando con una predica e sembrando volesse punirle, le lascia andare dicendo di non dire a nessuno del fatto che lui le abbia sorprese e che quindi le lascia andare, facendo finta di nulla… perché fa così? In questo modo passa per il poliziotto che chiude un occhio e perdona, lasciando andare, in realtà lui non vuole che smettano di frequentare la spiaggia così può lustrarsi gli occhi ogni volta e scattar foto alle ragazze nude. Come vi dicevo, in questo caso, gli è andata male perché quando torna sul posto trova un apparente vagabondo con un pastore tedesco, zaino in spalla e sacco a pelo nello zaino…chi è costui? Uno autostoppista si direbbe, ma Clayton richiede i documenti all’uomo e una volta accertato che non si tratta di un criminale, e con nessuna segnalazione su di lui e tantomeno con fedina penale sporca è costretto a lasciarlo andare…lo sconosciuto è Logan Thibault, dai capelli lunghi e arruffati. Una volta allontanatosi lo sconosciuto, Clayton si accorge che la macchina fotografica non c’è più e che le sue gomme dell’auto sono state tagliate…lui sospetta che l’autore sia lo sconosciuto autostoppista e decide di trovarlo…Logan Thibault, un uomo che arriva dal Colorado e che durante la guerra in Iraq dove ha combattuto come marine ha trovato su una spiaggia la foto di una donna bellissima, bionda sorridente con maliziosi occhi verde giada, la donna che ora che è tornato in America vuole a tutti i costi rintracciare. Quella foto rappresenta per lui un portafortuna, in quanto ancora vivo e convinto che è stato il potere di quella foto, tenuta sempre con sé, ad avergli fatto superare quella terribile guerra. “Lui si domandò quanto tempo avrebbe impiegato a rintracciare la donna della fotografia. La donna che era venuto ad incontrare” (pag. 25).Dopo la morte del suo compagno di guerra e suo migliore amico, Victor del quale risuonano ancora nella mente di Logan le sue parole “Lei è il tuo portafortuna. C’è una ragione, se hai trovato questa foto. C’è una ragione, se nessuno l’ha reclamata. E c’è una ragione, se oggi l’hai presa. Era destinata a te soltanto.” (Pag. 30), decide appunto di partire alla ricerca di questa donna misteriosa assieme al suo insperabile cane Zeus, attraversando a piedi l’America dal Colorado.Ma chi è la donna della foto? E’ Beth, Elizabeth Green, una donna divorziata con un bambino di nome Ben e che vivono con la nonna Nana, con la quale Beth è cresciuta dall’età di tre anni, dopo che i suoi genitori erano morti in un incidente stradale. Ben è un bambino all’antica, sempre educato, gentile, sempre pronto ad aiutare i più piccoli. Un ragazzino di undici anni molto sensibile, ama leggere, suonare il violino. Ha un rapporto un pochino difficile con il padre, Keith, che viene a prenderlo ogni due settimane, un padre che odia il fatto che il figlio ami leggere, suonare e che lo vorrebbe invece uno sportivo, mentre lui non ama per niente lo sport, l’agonismo, ma ama stare tranquillo tra le sue letture e la sua musica. Keith non era un cattivo padre, immaturo, ma non cattivo. Ben sentiva l’infantile e incessante senso di delusione che Keith provava nei suoi confronti e questo lo rattristava e vedeva il fatto di andare via con il padre un qualcosa di pesante e un sacrificio. Beth e il suo ex marito erano come il fuoco e il ghiaccio, Keith era ancora attratto da lei e questo la irritava oltremisura. “Lei poteva essere noiosa e puntigliosa, ma lui sarebbe sempre rimasto in contatto, non solo per via di Ben, ma anche perché era la donna di gran lunga più bella con cui fosse mai andato a letto. Uno schianto all’epoca e forse persino meglio ora” (Pag. 62)L’incontro tra Beth e Logan non avviene proprio in modo semplice, ma lei lo accoglie freddamente e con sospetto, lui, infatti, inventa la scusa di cercare un lavoro, perché nuovo in città, e quindi si è rivolto appunto al canile, dove lavora Beth stessa e non le rivela il vero motivo per cui si trova in città.“Era consapevole di non averle fatto una buona impressione a prima vista. Il modo in cui era rimasto a fissarla in silenzio non l’avevo certo rassicurata. Ma anche se sapeva già che era una bella donna, quella foto sbiadita non lo aveva preparato al calore del suo sorriso, né al modo serio in cui lo scrutava, come se fosse alla ricerca di difetti nascosti” (Pag. 89)Da qui poi parte la loro conoscenza e il susseguirsi di momenti davvero intensi e molto belli che li porta fino alla verità e alla paura che il sentimento nato e cresciuto così intensamente sia solo un sogno distrutto appunto da una verità che forse rischia di rovinare ogni cosa sarà proprio la stessa foto a rischiare di compromettere e mettere in dubbio i sentimenti di Beth…
Ma chi sono i personaggi del romanzo?Come vi dicevo prima, troviamo il protagonista, Logan Thibault, ex marine di 28 anni; come cooprotagonista troviamo Beth Green, divorziata e bellissima donna di quasi trent’anni e insegnante della scuola elementare. L’antagonista, invece, è l’ex marito di Beth e vicesceriffo, Keith Clayton.I personaggi secondari della storia sono: Ben, il figlio di Beth e Clayton, e Nana, la nonna di Beth. Vi sono anche altri personaggi, purtroppo morti, ma i cui nome risuonano spesso nella storia e sono Victor, ex compagno di guerra e migliore amico di Logan, chi credeva nel potere d’amuleto della foto trovata per caso da Logan stesso e chi lo ha in pratica convito ad andare a cercarla una volta tornato in America e Drake, il fratello minore di Beth, anche lui un marine, morto in guerra.“Drake la chiamava Elizabeth, per tutti gli altri era sempre stata Beth. Solo per Drake lei era Elizabeth, e solo quando non c’era nessun altro. Era il loro segreto, e lei non riusciva nemmeno a immaginare che impressione le avrebbe fatto sentirsi chiamare così da un’altra persona. Eppure per qualche motivo sulla bocca di Logan quel nome le era sembrato naturale.” (Pag. 112) il pensiero di Elizabeth nei confronti del fratello morto in guerra e sul fatto che per la prima volta, oltre al fratello, qualcuno l’avesse chiamata con il nome intero e questo le faceva uno strano piacere.
Mio parereUn libro che mi è piaciuto davvero tanto, fin dal primo momento sono rimasta affascinata dalla storia ed ero curiosa di scoprire cosa sarebbe successo tra i due protagonisti, personaggi che mi sono piaciuti e mi hanno coinvolto nella storia, appassionandomi alle loro vicende. Il personaggio che più ho odiato è l’ex marito di Beth, Clayton, fin dal primo momento ho provato rabbia e antipatia nei suoi confronti, un personaggio subdolo a mio avviso, “Quell’uomo non gli era simpatico, in base ai racconti che aveva sentito. Gli sembrava un tizio insopportabile” (pag. 141) il pensiero di Logan nei confronti dell’ex marito di Beth e che rappresenta perfettamente il mio stesso pensiero.Logan mi piace molto, affascinante, intrigante, molto determinato e molto buono.Anche se concludendo la trovo una storia molto carina, coinvolgente ed emozionante, non nascondo che in certi punti del libro, mi sono distratta, mi sono per così dire, un po’ estraniata, e alcuni punti li ho trovati noiosi, principalmente, quando ripensa ai momenti della guerra.
Nicholas SparksAutore di numerosi romanzi diventati bestseller tradotti in più di quaranta lingue e dai quali sono stati tratti anche dei film come “Le parole che non ti ho detto”, “I Passi dell’amore”, “Le pagine della nostra vita” e “Come un uragano”.E’ nato in Nebraska nel 1965 e ha studiato all’University of Notre Dame.Trovo sia un bravissimo scrittore, sa coinvolgere ed appassionare il lettore attraverso le sue descrizioni dei personaggi, i loro pensieri, sentimenti ed emozionando completamente. Ho letto solo un paio dei suoi libri prima di questo, tra cui “Le parole che non ti ho detto”, “I passi dell’amore” e “Le pagine della nostra vita” e in questi primi romanzi avevo davvero pianto moltissimo e per un periodo non ho voluto leggere altro di questo autore, non perché non mi piacesse, anzi, ma perché le sue storie mi commuovevano troppo. Poi per sbaglio ho avuto tra le mani appunto “Ho cercato il tuo nome” e così leggendo la trama e affascinata dalla storia ho intrapreso la lettura e capitolo dopo capitolo sono arrivata alle battute finali e una volta chiuso il libro mi sono sentita soddisfatta e incuriosita nel continuare a leggere i romanzi di quest’autore.
Votazione
Trama 9,00
Sviluppo della storia 8,00
Personaggi 8,00
Coppia 8,00
Passionalità 6,00
Romanticismo 8,00
Finale 9,00
Coinvolgimento 8,00
Lettura 9,00
Nicholas Sparks 8,50
Copertina 8,50
Titolo 6,50
Mio Voto Finale 8,04
Tutte le volte che leggo un libro mi piace annotare frasi che mi colpiscono e mi piacciono in modo particolare, e anche durante la lettura di questo romanzo ho sottolineato e annotato della frasi stupende:
“Sebbene sia inevitabile lasciarsi alle spalle alcune persone, è altrettanto inevitabile che queste vengano sostituite da altre”
“A volte le cose più semplici possono diventare straordinarie se sono fatte assieme alle persone giuste”
“Era facile idealizzare qualcuno che si conosce appena”
“A volte bisogna basarsi esclusivamente sulla fiducia in se stessi e nel proprio istinto”
“Nel bene e nel male, con i suoi punti di forza e le sue debolezze, lui le apparteneva per sempre”
DatiTitolo Originale: The Lucky One (traduzione che non c’entra nulla con il titolo originale).Traduzione: Alessandra Petrelli.Anno: 2009.Casa Editrice: Sperling & Kupfer.Edizione: Mondolibri.
ConcludendoUn romanzo che consiglio di leggere perché molto carina e coinvolgente la storia, un insieme d’emozioni che diventano tenerezza, rabbia, commozione, dolcezza… Ora sono davvero curiosa di vedere il film tratto da questo libro.Promosso: assolutamente sìDa rileggere nel tempo: non penso che lo rileggerò nel tempo, sono davvero pochissime le volte in cui riprendo in mano un libro che ho già letto.Entrerà nella mia lista di libri preferiti? Sicuramente lo conserverò nella mia libreria, ma non lo metterò nella lista dei miei libri preferiti in assoluto, perché in quella lista ci sono solo libri che mi coinvolgono al 100% e che mi piacciono tantissimo e mi suscitano emozioni intense e anche se mi è piaciuto come romanzo, ci sono stati dei punti in cui mi sono estraniata e che non mi sono sentita dentro la storia completamente.Nicholas Sparks: mi ha incuriosito tantissimo, mi piace il suo stile ed è sicuramente un autore che continuerò a leggere e sicuramente tra gli scrittori che mi piacciono di più.
E voi avete letto il libro? Cosa ne pensate? E cosa mi dite del film rappresenta il romanzo? Fatemi sapere i vostri pareri e ringrazio tantissimo chi ha letto questa mia recensione e vi mando un grandissimo salutoDany ^_^
**** Piccolo estratto ***Era venerdì, il terzo giorno di lavoro al canile, e sebbene si fosse gettato alle spalle gran parte della sua vita passata, Thibault era sempre conscio della fotografia che teneva in tasca. Così come delle parole che Victor gli aveva detto quella notte.
*** continua ***