Salve a tutti!
E’ giunta l’ora della recensione del terzo dei quattro racconti tratti dalla promettentissima, almeno stando ai racconti che ho avuto il piacere di gustarmi finora, di Federico Calafati intitolata “Storie di soglia“. Quest’oggi il racconto protagonista di queste righe è “Nota nella notte“. Il racconto si apre su una scena notturna. Un uomo si risveglia in un bosco. Nella completa oscurità del bosco che inghiotte ogni cosa ecco farsi largo un nota. Subito seguita a ruota da una seconda, poi da una terza e così via a comporre la melodia di una musica che l’uomo crede di riconoscere anche se non ricorda dove l’ha sentita nè rilesce a ricordarne le parole. Da questo inizio si snoda una vicenda dai toni onirici. Dopo la tensione e l’azione di “Senza controllo” ed il viaggio ai confini del reale di “Future“, in “Nota nella notte” è il Sogno il vero protagonista. Un’atmosfera ovattata cosparsa di suoni ci conduce, quasi a braccetto potremmo dire, attraverso una storia il cui bandolo sembra volerci sfuggire ma che non manca di ammaliare il lettore e di condurlo con sé all’interno delle sue atmosfere morbide e, scusate il bisticcio di parole, sognanti.
Una volta di più Federico Calafati ci offre un saggio della propria bravura di narratore. Una bravura ed una versatilità che lo portano a svariare, attraverso le vicende dei racconti di “Storie di soglia“, attraverso vari stili, toni e ambientazioni che il bravissimo autore dimostra di saper gestire e giocare con classe ed eleganza. Anche in questo caso è il finale a giocare un ruolo importante nella nuova storia di Federico Calafati. Un finale che, come nel caso dei racconti di Richard Yates, sorprende il lettore portandolo ad esclamare: “Però! E chi se l’immaginava?!” Attraverso una scrittura sempre curata ed elegante l’autore arricchisce di una nuova perla la propria collezione.
Il mio voto al racconto “Nota nella notte” è un deciso e convinto: 8,5 con ancora tanti complimenti al talentuoso autore ed un augurio per la sua carriera che, se saprà curare la propria Arte come ha fatto finora non potrà non essere fortunata!