In questo modo, sono certa che arriverò alla bella stagione in forma e potrò permettermi tanti bei vestitini che ci sono nel mio armadio e che per adesso sono solo un miraggio.
Regole base della prima base della mia dieta?
- niente (o quasi) olio, né cotto né crudo - niente dolci - vedure allo sfinimento - niente zucchero, neanché nel caffé - qualche integratore alimentare che mi aiuti a depurare l'organismo e in particolare il fegato che pare un po' troppo affaticato.
In particolare, mi è stato consigliato, proprio per aiutare il fegato a liberarsi dalle tossine che troppi pranzi e cene di lavoro hanno affaticato, il CARDO MARIANO. Siccome non avevo mai sentito parlare di questa piantina, mi sono informata meglio per capirne virtù e benefici.
Innanzitutto, trattasi di piantina appartenente alla famiglia delle Asteracee, e quindi parente degli astri, i fiori che ogni primavera tento invano di far attecchire sul mio balcone milanese, con scarsi risultati. Ne viene utilizzato il fiore e i semi per estrarre un gruppo di sostanze denominato silimarina, costituita da flavonoidi pregiati (eh si, quelli per la pelle).
Gli estratti di cardo mariano catturano i radicali liberi impedendo loro di formare con le membrane cellulari i lipoperossidi, estremamente tossici per il fegato. Inoltre il Cardo mariano stimola la produzione di cellule epatiche nuove.
Avviso alle lettrici neo-mamme in allattamento:
E’ la pianta “galattogena” per eccellenza. La tradizione popolare vuole che le macchie bianche sulle foglie di questa pianta rappresentino il latte che la Vergine Maria diede al piccolo Gesù. Da qui la definizione “mariano” del cardo. Contiene una grande quantità di bioflavoinoidi, in particolare flavonolignani, sostanze in grado di mantenere ai giusti livelli gli ormoni femminili e stimolare la produzione di latte.
Dal sito:www.blogmamma.it
Ma il Cardo mariano può essere usato anche senza avere problemi particolari legati al fegato, ma semplicemente come depurativo del fegato. Si spiegano così anche le proprietà diuretiche di questa pianta.
Io ho fatto scorta di questa piantina, che sarà il mio aiuto fitoterapico in questo primo momento della dieta, in cui il mio scopo è quello di liberare l'organismo da tossine che ho accumulato negli ultimi mesi. Per praticità, ho scelto di assumerlo in compresse (4 al giorno, come consigliato dalla mia erborista dai capelli rossi), ma il cardo può essere assunto anche sotto forma di gocce di tintura madre: anche in questo caso, potete trovare la tintura in erboristeria, e viene consigliato di assumerne 40 goccie al giorno, meglio se al mattino quanto il fegato non ha ancora iniziato a lavorare.
Per le puriste della fitoterapia, poi, c'è anche la possibilità di prepararsi un decotto di fine giornata a base di questa piantina: baste acquistare, sempre in erboristeria, le radici secche del cardo mariano, lasciarne in infusione un cucchiaino in acqua bollente, filtrare e berne una tazza ogni sera a fine pasto.
Quindi, se vi sentite particolarmente appesantite dopo un periodo di bagordi a tavola, ma anche se vi sentite un po' "pesanti" perché mangiate in maniera disordinata (leggi: tramezzini al bar, aperitivi vari, stuzzichini fuori pasto .. eh si, ho una conoscenza ferrata in materia, ahimè), provate a fare un salto in erboristeria e lanciarvi alla scoperta del Cardo Mariano.