Ho appena finito di leggere Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh. L’ho comprato dopo aver letto una recensione che ne anticipava l’uscita preannunciando un grande successo. Il titolo fa pensare a un romanzo romantico e in parte lo e’. Lo è quando parla dei fiori e dell’amore. Ma e’ anche crudo e duro, le prime pagine mi avevano fatto pensare di aver comprato il libro sbagliato. Victoria la protagonista e’ una ragazza orfana che da bambina viene affidata ai servizi sociali che cercano di trovarle una casa. Passa di casa in casa senza riuscire a trovare una famiglia in cui stare e che le ami, cresce quindi senza sapere cosa sia l’amore di una famiglia, fino a quando finalmente non incontra Elizabeth. Elisabeth le insegnerà il linguaggio dei fiori e Victoria con tutte le sue paure, fragilità e difficoltà userà questo linguaggio per comunicare con il mondo, per trasmettere le sue emozioni. L’altro tema che la Diffenbaugh conosce e che ci trasmette e’ l’amore per i fiori che nella storia sono ovviamente protagonisti. Non voglio svelare nient’altro della trama per non togliervi il piacere della lettura e della scoperta. Però voglio dire che mi è piaciuto molto e che nei giorni dopo aver letto l’ultima pagina sono tornata spesso a sfogliarlo e a consultare il bel dizionario che l’autrice ci regala alla fine. Ho cercato i significati dei fiori da me piu’ amati per scoprire che il tulipano significa dichiarazione d’amore, la peonia rabbia, la rosa bianca cuore che non conosce l’amore (chi l’avrebbe detto!), la fresia amicizia duratura, il giglio regalita’, la calla modestia, il gelsomino amabilita’ … E’ un libro adatto a chi come me ha un animo un po’ old fashion, a chi piace quell’atmosfera anche un po’ vittoriana. Un tempo si usava comunicare attraverso i fiori e il loro significato, mentre oggi è un linguaggio dimenticato. Con questo libro possiamo riscoprirlo e provare a farlo un po’ nostro.
Mi rifaro’ a queste pagine la prossima volta che regalero’ dei fiori.
Angela